A nanna (In collo delle fate)

Giovanni Pascoli

nannaImmagine tratta dal libro: “Il tuo pane: letture per la terza classe elementare” di L. Golfarelli, R. Ammannati, B. G.Bartoli (Firenze, Le Monnier, 1950)

Leggiamo insieme: A nanna (In collo delle fate) di Giovanni Pascoli

Come un rombo d’arnia suona
tra il cricchiar della mortella.
Nonna, è detta la corona:
nonna, or dì la tua novella.

Ella dice, ell’è pur buona,
la più lunga, la più bella:
“Sola (o Dio: bubbola e tuona!)
sola va la reginella.

Ecco un lume, una stellina,
ma lontanamente, appare.
Via, conviene andare andare.

Va e va”. Ma ciondolare
già comincia una testina;
due sonnecchiano; cammina
che cammina,

e le son tutte arrivate:
sono in collo delle fate.

In collo delle fateImmagine tratta dal libro: “La buona spiga: letture per la quarta classe elementare” di V. Gaiba e O. Gasperini (Torino, Paravia, 1948)

 

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Un commento su “A nanna (In collo delle fate)”

  1. Vittorio says:

    Leggere le poesie di Giacomo Leopardi ti fa sentire bene è come ascoltare una musica rilassante.

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