“Dove c’è gentilezza, c’è bontà e dove c’è bontà, c’è magia”.

Peccato però che oggi la gentilezza non si sappia più dove stia di casa.E non è la solita frase fatta che mi ripeteva la nonna, ma il triste scenario che noi mamme dobbiamo fronteggiare ogni santo giorno. Bambine di due anni che strillano proterve ordini a tutta la famiglia, adolescenti che non salutano quando aprono la porta di casa, ragazzini a cui è sconosciuto l’uso del perfavore e grazie.

Immagine da Cenerentola FB

E hai voglia a ripetere sempre la stessa solfa a chi fa orecchie da mercanti, e soprattutto è immerso e sommerso in un mondo di scortesia. Ma in questo panorama sconfortante arriva finalmente un film che ribalta la prospettiva e cambia le carte in tavola, per la gioia di chi come me non si è mai arresa.

E se la gentilezza non fosse un retaggio anacronistico da vecchiette in via d’estinzione, ma il più coraggioso atto da insegnare alle nuove generazioni?

Questo in sostanza il messaggio (in qualche modo rivoluzionario) del nuovo lungometraggio Disney Cenerentola di Kenneth Branagh, in uscita il 12 marzo, che ho avuto la fortuna di vedere con le mie figlie in anteprima. E’ proprio il potere della gentilezza il leitmotiv che accompagna l’avventura di Ella, la Cenerella versione 2015.

“Voglio confidarti un segreto che ti aiuterà ad affrontare le prove a cui la vita vorrà sottoporti: sii coraggiosa e gentile” dice la madre a Ella in una delle prime scene del film e mi sembra un monito bellissimo.

Coraggio e gentilezza o meglio coraggiosa gentilezza, che diventa l’arma migliore e più affilata per affrontare pericoli e difficoltà. Immaginate l’effetto dirompente se tutti i bambini e le bambine e magari anche i loro accompagnatori(!) venissero contagiati da queste sagge parole e dal piccolo germe della gentilezza che esce fuori dal grande schermo per diffondersi nella sala… Sì lo so sto sognando a occhi aperti, ma i sogni son desideri, no?

E nel mio orticello qualche volta riesco a raccogliere piccoli grandi atti di gentilezza!