Il pero e la pianta grassa

Ecco la filastrocca di Elisa (19 agosto 2004).

Nel giardino di un mio conoscente,
un giorno, si era radunata davvero tanta gente.
Uno gnomo con in mano una paperetta
diceva: “In questa casa c’è qualcuno che ci aspetta!”

E qualcuno c’era davvero.
Un piccolo albero di pero si era raffreddato
e il suo proprietario in fretta
lo gnomo e la paperetta aveva chiamato.

(Lo gnomo era il dottore delle piante
e la pennuta niente di meno della sua aiutante)

Così, davanti a tutti quei curiosi
i due si misero a fare esperimenti assai fumosi.
“POFFFFF”, facevano fiale e fialette,
“FIIIIIII”, fischiavano alambicchi e bottigliette.

Alla fine di tutto quel trambusto
il risultato venne appeso proprio sul fusto
del pero malandato.
OHI, OHI, l’albero era innamorato!

Gli piaceva una corta pianta grassa
che stava sul davanzale della Signora Grancassa.
Di certo, può accadere
che l’affetto faccia vedere
davvero bella ogni cosa…
…anche quella più spinosa.

In amore, lo sai, non si guarda che col cuore,
e per i due le differenze
altro non erano che d’umore divergenze.
Ma il loro rapporto era ostacolato
dalla distanza causata
da un invidioso pergolato.

Lo gnomo e la sua infermiera
– la paperetta, diplomata con votazione “Perfetta” –
capita la situazione
prepararono un rimedio apposta per l’occasione.

La cura era la vicinanza,
e quindi, con una certa importanza,
lo gnomo prese il vaso e sotto l’albero lo mise
che frusciando lentamente sorrise.

Oggi, il pero è ancora in quel giardino
e cresce ogni anno almeno un tantino,
si è ristabilito, ed è perfino guarito.
E come dice quel mio conoscente
per vedere l’amore
servono solo cuori ed anime attente.

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