Sponde lontane
Ecco la poesia di Silvana (18 dicembre 2004).
Il piccolo Dio
che rinasce
con noi
e per noi,
che rigioisce,
che risoffre,
che morirà piamente,
ancora mille volte,
per l’umanità.
Ode pure
il gemito
di sponde lontane,
di sponde infinite
come il firmamento,
di sponde inimmaginabili
alle menti d’ogni uomo,
e condivide il loro dolore.