Tutte figli e computer
di Renata Maderna
Da “Famiglia Cristiana” – Anno LXXIX_N.42 –
18 Ottobre 2009
Si stanno moltiplicando in Italia i siti Internet dedicati alle mamme o gestiti da loro. Scambio di consigli, esperienze, “trucchi” educativi.
Per non sentirsi sole.
Il libro della collana “L’arte di educare” di Famiglia Cristiana di questa settimana, L’immaginario prigioniero, riporta il passo amato dai tanti seguaci del Piccolo principe di Saint-Exupery che svela l’importanza dei riti. “Non posso giocare con te”, dice la volpe al principe, “non sono addomesticata…”, dove addomesticare vuol dire “creare dei legami”, perché il rito “è quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un’ora dalle altre ore”.
La citazione serve agli autori per domandarsi se la lentezza e il graduale avvicinamento necessari per “addomesticare il cuore, per maturare, per crescere, per educare la mente e il cuore ai sentimenti”, siano davvero coniugabili con i tanti mondi virtuali in cui vivono i ragazzi d’oggi.
È d’altra parte interessante notare che parallelamente a un filone di interrogativi che l’uso del Web da parte dei ragazzi suscita negli adulti, si vada sempre più diffondendo una pratica (forse più di un semplice utilizzo, un’appassionata abitudine) di incontri, chiacchiere e relazioni in Rete da parte dei genitori, in particolare mamme, che danno vita a un universo parallelo (si parla di oltre 3 mila blog nella sola Italia), conosciuto come mommyblogging.
“Come ha detto bene una di loro, Costanza Cristianini, alias theitalianmom.blogspot.com, “meglio un blog oggi che un Prozac domani”, commenta Jolanda Restano, conosciuta da tante mamme navigatrici per aver ideato il bellissimo sito filastrocche.it e mammecheclub.com. “Per le madri d’oggi, che fanno cento cose insieme e non hanno più il sostegno familiare di un tempo, parlarsi, sfogarsi, aiutarsi sul Web è di grande aiuto. Io stessa, che ero farmacista, sono finita in Rete quando è nata la mia prima bambina. Ho riportato nel sito qualche filastrocca che mi ricordavo e poi ho chiesto di mandarmene altre: siamo arrivate a 16 mila testi in ben sette lingue diverse, aprendo ad autori e illustratori, fornendo proposte di biglietti d’auguri, consigli per giochi. I blog di mamme per mamme sono una sorta di alternativa al parchetto sotto casa, in cui la donna che vive in solitudine piccoli problemi che sembrano enormi quando i bambini sono piccoli si può confrontare con le altre, scoprire che le sue paure sono condivise, ricevere un incoraggiamento o un consiglio”.
Negli ultimi anni, siti (come quimamme.leiweb.it, mammaepapa.it; pianetamamma.it; www.radiomamma.it; www.whymum.it), e blog di singole mamme (nonsolomamma.com; vitadastrega.com; extramamma.blogspot.com) si sono moltiplicati, dimostrando un gradimento confermato dai tanti che approdano ogni giorno su Facebook per commentare le nostre inchieste.
“In molti casi dagli incontri virtuali derivano conoscenze reali. Sono stati organizzati anche meeting, i momcamp, come quello tenuto a Roma il17 ottobre alla Casa internazionale delle donne”, aggiunge Jolanda Restano che, madre di tre figli (Matilde 10 anni, Tommaso 8 anni, Aurora 4 anni), da molto tempo si è specializzata nel campo dando vita a un’agenzia Web.
“In altri casi sono stati realizzati spettacoli teatrali, come Il monologo del Calzino, inventato da panzallaria.com, che sarà in scena, dopo il debutto a Bologna, a Milano per la festa della mamma del prossimo anno, ma anche libri in cui vengono raccolti storie e commenti”.
I consigli, come sempre, sono di usare alcune ovvie cautele: “Non è il caso di caricare fotografie troppo personali e nemmeno quelle dei propri bambini. Diciamo che vale la pena di usare il buonsenso utilizzato nella vita normale e soprattutto è necessario stare accanto ai bambini quando, magari incuriositi dal nostro entusiasmo, vogliono “entrare nel computer” mai da soli da piccoli, e garantiti dai vari filtri disponibili quando sono un po’ più grandi”.