Il limone emigrato

Ecco la poesia di Michelangelo (18 settembre 2005).

La morenica Serra
ti guarda un po’ stupita
cercando di capire
com’è la tua vita.
Con le ingiallite foglie,
triste e sconsolato,
in un angusto vaso
stai imprigionato.
Ti sorride l’acero.
l’abete , la betulla,
ma ti manca il sole,
il resto per te è nulla.
Dolce limone mio
che vivi nel giardino
forse è uguale al tuo
il mio crudel destino.
Sapessi che tristezza
senza il caldo sole
per dire che mi manca
non trovo le parole!
Senza l’azzurro mare,
la gente, il suo calore,
il non poter tornare
mi dà un gran dolore.
Sai che ti dico
dolce limon cortese?
Presto ce ne torniamo
giù, al mio Paese!
Troverai l’arancio,
l’ulivo e il mandarino:
vedrai che allegria
c’è là nel giardino!
Ti vedo titubante
con l’aria smarrita:
forse ormai è tardi
per cambiare vita?
Siamo senza radici
o limoncino caro,
con noi il destino
è stato molto avaro!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Dove vuoi andare?