L’amante di aquiloni
Questa è la poesia di Giovanni Mattia (22 agosto 2011).
Quando era bambino amava giocare,
quando era bambino amava sognare,
quando era bambino voleva volare.
Non sapendolo fare lui faceva volare.
Volavano insieme per i cieli, per le terre e per il mare.
Lì scoprì di poter amare.
L’aquilone era il suo migliore amico,
l’aquilone era il suo sfogo unico.
L’aquilone lo rincorreva e lui viceversa.
Quando un giorno suo padre gli disse:”attraversa”,
lì per distrazione perse il suo amato aquilone
e fu in preda alla disperazione.
All’età di 80 anni si appoggiò in un molo,
come quando era piccolo, rimase da solo.
Lì vide un bambino, lì gli si riaccese un cerino.
Il cerino della vecchia passione,
il cerino di quella che fu una bellissima visione.
Vedere il piccolo bambino giocare come lui con il suo aquilone.