Salice piangente

Ecco la poesia di Morgana della Scuola Elementare di S. Giovanni Bianco (BG) (8 aprile 2003).

Caro salice piangente,
che fai ombra a tanta gente, quando il sole è più cocente.

Mi ricordo una mattina,
quando ancora ero piccina,
che mio padre ti piantò.

Eri esile e sfrondato,
sembravi proprio appena nato.

Ora che siamo cresciuti
e ci facciamo compagnia,
la tua ombra è assai gradita, mentre bevo una granita.

Le mie amiche son contente,
sotto il salice piangente.
Quando vengono a trovarmi
stiamo tutte in tua compagnia
perché ci dai ombra, fresco e allegria.

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