Saltina la pulce

Ecco la filastrocca di Hélène (11 giugno 2004).

Nostra pulce un dì sognò
di un bel nido abbisognò
Il suo nome era Saltina
Adocchiò una gattina
Nel suo pelo si nascose
Sulla pelle si depose
Salta qua e salta là
Ulla, ulla, ullalalà

La gattina infastidita
Saltellava un po’ stordita
Gatta e pulce ballavan
Tanto che si chiedevan
Il compagno della gatta
Cos’avesse questa matta
E l’amico Pluto il cane
Così bel danze africane

Quale fosse il motivo
Di tanto apparir giulivo
La padrona della gatta
L’osservava sì distratta
Ma la gatta lo sapeva
E invano combatteva
La colpevole era Saltina
Che faceva la festina
Non mollava sua dimora
Che il tepore assapora

Tutto ciò si prolungò
Il patir si allungò
Fino a quando la padrona
Si alzò dalla poltrona
La gattina confortò
Dal dottore la portò
Che le fece una puntura
Per finire l’avventura

La Saltina ne soffrì
Resistendo molti dì
Nel suo nido essa morì
La gattina l’aggradì
Liberata fu colà
Ulla, ulla, ullalalà

Con gli amici festeggiò
I maschietti corteggiò
Da padrona coccolata
Dormì raggomitolata

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