Sull’infinito

Ecco la poesia di Silvana (28 agosto 2004).

Laggiù,
da quel punto infinito
nasce la gelida nebbia
che ci avvolge
nell’appannamento,
ma dove c’è la volontà
di vivere
non esiste mai l’oscurità.

Sull’infinito oceano,
nell’ora dell’occaso,
spunta il terrore
di affondare,
ma sul bastimento
della fiducia
in se stessi
e dell’autostima,
non si teme l’abisso.

Sull’infinita vetta
dell’Everest
che pare pungere
il cielo
sta la nostra vita
coi suoi destini
negativi e positivi,
ma dove regna l’amore
vero ed assoluto
ogni delusione svanisce
e sgorgano parole
che elargiscono segni
profondamente meri.

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