Vajont

Ecco la poesia di Emanuele (11 ottobre 2004).

Quando l’azzurro del cielo
rimbomba d’orrore
i monti curvano a terra.
Sei immobile,
sei uumana
terribile
Un cuore rombante
di cemento e piombo

Pulsa il tuo
rigido corpo
“toc”
entri d’impeto!

Nere ferite ti segnano tutta
sanguini acqua e ciotoli bianchi
respiro con te
bianchi vapori
chiusa in ferrea
pietrosa armatura
costringi
ad alzare
lo sguardo e
guardare
il tuo volto

il nostro volto.

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