A Giuseppe

Questo libretto è dedicato a un bambino
Che si chiama Giuseppe ed è un mio nipotino.
E' bello, biondo con gli occhi azzurrini,
ha pensieri esplosivi e veloci piedini.
Ha un'amica davvero speciale,
ma non è vera, è artificiale.
Indovinate un po'? E' una lavatrice
E quando è con lei è davvero felice!
La guarda estasiato, la tocca, la sogna
E poi te ne parla senza alcuna vergogna.
Della lavatrice conosce ogni tasto,
e pur di parlarne, salterebbe il pasto.
Ama le nuvole, il tornado, le stelle
e gli piacciono tanto le storielle,
ma ama soprattutto il vento 
e nel mimarlo è un vero portento.
E' davvero speciale questo bambino:
si chiama Giuseppe ed è il mio nipotino.

La principessa Maristella

C'era una volta 
Una Principessa bella
Che si chiamava Maristella.
Era una fragolina bianca e rosa
E voleva giocare a fare la sposa,
voleva che lo sposo fosse suo fratello
e questi le diceva:"Sei senza cervello!
Non posso esser io il tuo sposo,
io sono tuo fratello
te lo vuoi ficcare nel cervello?"
Disperata piangeva la piccolina,
la tenera rosa fragolina,
e correva tra le braccia della mamma
che la calmava con baci di panna.
Un giorno disse al suo papà,
suscitando grande ilarità:
"Vuoi essere tu il mio sposo?"
"Non posso, fiorellino odoroso,
sai, io sono il tuo papà,
mia gioia e mia felicità!"
Disperata piangeva la piccolina,
la tenera rosa fragolina,
e correva tra le braccia della mamma 
che la calmava con baci di panna.
Chiese alla mamma di fare il gioco 
che durasse né tanto, né poco.
Le disse, la bella vanitosa:
"Dai, fammi fare tu la sposa!"
La mamma allora le mise il velo
bianco e turchino come il cielo,
e poi cantò la marcia nuziale
camminando con passo reale.
Ridevan gli occhi di Principessa
Mentre la mamma celebrava la messa,
seria e concentrata tutto ascoltò
e in balli vorticosi poi si lanciò
trascinando per mano suo fratello,
che indossava un rosso mantello.
Felici e stanchi di fare baldoria,
chiesero alla mamma una storia,
la Principessa e il bel Principino
seduti bravi bravi su un cuscino.
Era una storia che cominciava così:
"C'era una volta una Principessa bella
che si chiamava Maristella..."
Stanca la monella si addormentò
e di fare la sposa ancora sognò.

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