Pidocchi: Come eliminarli
Una volta individuato il nemico-pidocchio, bisogna “trattarlo” con le armi giuste, in modo da eliminare il problema radicalmente.
In commercio esistono 4 tipi di trattamenti anti-pidocchio:
Trattamenti chimici
A base di pesticidi, sono prodotti in grado di avvelenare i pidocchi. Possono contenere piretrine o permetrina e sono disponibili sotto forma di emulsioni, gel, lozioni, shampoo a risciacquo e schiume. Proprio perché si tratta di insetticidi, non si dovrebbe farne uso quando si ha il dubbio o la paura dei pidocchi, ma solo quando si è certi. Ormai è noto che negli ultimi anni si è creato un problema di resistenza nei pidocchi, in parte dovuto all’uso sbagliato o eccessivo per un lungo periodo di questo genere di prodotti.
Trattamenti meccanici
Esistono prodotti del tutto privi di pesticidi che eliminano i pidocchi con un meccanismo d’azione fisica, senza attività neurotossica. Il vantaggio è che l’insetto non può attivare una strategia di resistenza e dunque non riesce a mutare geneticamente. Questi trattamenti proprio perché non contengono agenti chimici si possono usare con tranquillità anche sui bambini piccoli. E, anche dopo un utilizzo ripetuto, non danneggiano i capelli.
Trattamenti manuali
Ci sono altri approcci non farmacologici contro i pidocchi. Uno dei sistemi di rimozione meccanica più usato è il pettine a denti fitti, da utilizzare per 30 minuti sui capelli bagnati con l’aiuto di un balsamo, ripetendo la manovra ogni 3-4 giorni. Premesso che questo è un metodo che richiede tempi lunghissimi, difficilmente proponibili a un bambino, il punto debole dello “spidocchiamento” manuale è che il risultato dipende dall’esperienza e dalla accuratezza dell’operatore.
Trattamenti Alternativi
A base di olii essenziali (di neem, di lavanda, teatree ecc.) sono trattamenti che promettono di soffocare i pidocchi adulti e le larve. Altri miscugli invece avrebbero proprietà repellenti e sarebbero in grado di creare un ambiente sfavorevole alle lendini (uova). Non esiste però alcuna evidenza scientifica della loro efficacia.
Cosa non fare:
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