A Diano
Angiolo Silvio Novaro (1936)
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Iddio prese un musico mare
E lo spinse a sospirare
Contro ciottoli d’argento,
E poi prese un molle vento
Sonnolento
E lo spinse a dondolare
Palme e palme in lunghe file
E giacinti e gigli e rose
Che in discreti orti nascose.
Con in mezzo un campanile
Fece un semplice paese
Ed al sole lo distese,
E lo chiuse al mondo vile
E lo chiuse al mondo vano.
Formò in terra un paradiso
Piccoletto, umile, piano:
Por su lastra d’oro incisa
Scrisse il nome di Diano.

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