L’arcobaleno
Mercede Mundula
Poesia tratta dal volume "Annibelli" di Luigi Ugolini e Armando Nocentini - Illustrazioni di Roberto Sgrilli - Società Editrice Internazionale (Giugno 1950)
Dopo l’infuriar della tempesta
là dove le gonfiate nubi a frotte
– dal lungo saettar de’ lampi rotte –
s’inseguivan nel cielo procelloso
con spumeggianti creste,
or vivido e sereno
come un laccio (1) di luce,
come un arco festoso,
come strada di un sogno che conduce
giù dalla terra al cielo,
splende l’arcobaleno.
Fulgido inarca i suoi sette colori,
dal rosso della fiamma al giallo d’oro,
dal verde della foglia a quel viola
di cui s’ammanta la malinconia.
Con sette luci fa una luce sola (2),
con sette note un’unica armonia,
e con un nulla fa la bella via
che porta dalla terra fino al cielo (3).
(Da Collana di vetri. Formiggini)
(1) Come un nastro
(2) È noto che la luce si può scomporre in sette colori
(3) Un nulla, perché in realtà non esiste