Argento grigio
Clemente Rebora
Tratta da Antologia della poesia italiana contemporanea
Argento grigio, cinerino argento
pallor di solitaria onda di olivi
che si raccoglie a valle, ove i declivi
posano in un sopor d’ombra e di vento.
E odor di menta, odor umido e lento
di fieno, chioccolio roco di rivi
o di polla che ognor li riavvivi,
tra suon di augelli ne’ silenzi spenti.
o pace, o rivi, o ciottoli lucenti
d’acqua, quanto stupor e che desio
di sonno la pensosa anima invade
A lenti passi scendono le strade
e dilungano quindi con più lenti
passi in un grembo, pallido, di oblio.
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