Il fanciullo pigro
Se vi piace questa filastrocca, dovete ringraziare Clara (19 ottobre 2003).
Leggiamo insieme: Il fanciullo pigro
Un fanciullo andava a scuola
senza avere volontà,
vide un pollo che beccava
solo, solo in libertà,
Esclamò: “Pollo beato!
ma perché non sono nato
pollastrello come te?”.
E nel mentre che diceva,
una donna prese il pollo
gli tirò ben bene il collo
e ad un chiodo lo legò.
“Mamma mia!” gridò il fanciullo
nel veder quel gran disastro
“Non voglio esser più pollastro:
alla scuola voglio andar!”.
Buongiorno, vorrei sapere chi l’ha scritta, perché mio nonno era un maestro delle elementari dagli anni 40 e me la recitava quando andavo a scuola.Grazie.
Buongiorno. Purtroppo non conosciamo l’autore del testo. La poesia ci è stata inviata da un visitatore del sito che non ce l’ha segnalato. Se ne verremo a conoscenza, lo aggiungeremo di certo alla pagina.
Mia mamma negli anni ‘50 la cantava quasi uguale:
Un fanciullo a scuola andava
senz’averne volontà
vide un pollo che beccava
solo solo in libertà.
“Mamma mia – gridò il ragazzo –
vorrei esser come te!
Ma perché non sono nato
Pollastrello come te!?”
Ma una donna che passava
gli tirò ben bene il collo,
e tirato bene il collo
in cucina lo portò.
“Mamma mia! – gridò il ragazzo, nel veder tanto disastro – Non vogl’ esser più pollastro
sempre a scuola voglio andar!”
Lei era nata negli anni ‘20, e credo la cantassero anche a lei. Dev’essere una canzoncina nata nell’ambiente “terroristico” delle favole dei fratelli Grimm
Anche a me la cantava il nonno!!!! Perciò la cercavo
Ricordo questa canzoncina…..la cantavamo all asilo agli inizi degli anni 60…
A me la insegnarono in collegio nel 1961-62, leggermente diversa. Ora la insegno ai miei nipotini.