Il ramo d’ulivo
Se vi piace questa poesia, dovete ringraziare Antoniscal (9 ottobre 2013).
Da un albero senza fiori
annaffiato da dolori ed allori
dal contorto tronco e grandi ferite
spuntarono rami con foglie gradite
Forti alle tempeste sgranavano rosari
intrecciati e posati sugli altari
quei rami grigio verde delle memorie
esultavano ai cuori pace e glorie .
Simbolo di trascendenza, di sacralità
sinonimo di rinascita e libertà
fu consacrato fin dai tempi remoti
a uomini illustri, soldati ignoti
Sulla via del Signore
stendeva voci di dolore
Gesù che da Betlemme
arrivò a Gerusalemme
Seduto su un puledro d’asino
umile e mite pur essendo divino
fu acclamato il Messia
così come profetizzò Zaccaria
Quel ramo d’ulivo simulacro
come un suono di violino sacro
divenne una carezza, se pur nodoso,
di gioia e di pace caloroso
Lui ci lancia un messaggio
che Osannò il Suo passaggio
direttamente al cuore vada
affinché noi ritroviamo quella strada
Possa addolcire le nostre lordure
sani pensieri ed anime pure
il rametto non è un portafortuna
all’ amore e alla pace accomuna
Poi, per 30 sicli fu tradito
il suo destino adempito
dai giudici processato
dai Giudei condannato
lui fu amato
ma anche odiato
senza una ragione
fu la sua passione
la Fede si rinnova
nella resurrezione, la vera prova
di quel tuono fragoroso
che annunciò il Dio misericordioso
Ciao filastrocche.it,
ho trovato questa bellissima filastrocca/poesia di Antoniscal girovagando sul web alla ricerca di ogni cosa possa riguardare l’Ulivo… Da una visita al mio sito si comprenderà la ragione di questa ricerca. Su facebook ho una pagina dedicata a “quello che gli Ulivi ci dicono” e da oltre un anno ogni giorno saluto il gruppo pubblicando nuove “scoperte” cercando di affrontare ogni aspetto possa riguardare questa meravigliosa pianta che io ho umanizzato. Sono tante pagine oramai, una bella raccolta. Di ogni cosa che pubblico metto i riferimenti, note, informazioni. Peccato non sapere di più di Antoniscal che ringrazio qui, per questa bella filastrocca che pubblico oggi, Vigilia di Pasqua 2016.
Serena Pasqua a tutti
Silvana Bissoli