Il soldato muto

Robert Louis Stevenson

Da: Il mio letto è una nave (Feltrinelli - 1997)

Il soldato muto

Leggiamo insieme: Il soldato muto di Robert Louis Stevenson

Un giorno, con l’erba appena falciata
mentre facevo una passeggiata
ho visto un buco sotto un pino
e ci ho nascosto un soldatino.

Poi son fioriti la rosa e il tiglio
l’erba ha coperto il mio nascondiglio,
la primavera ha mutato in un mare
il prato, e l’erba continua a allungare.

Sotto quell’erba il soldato riposa
guardando in su nella rigida posa
la giubba rossa e il fucile puntato
al sole, e a notte al cielo stellato.

Quando l’erba sarà maturata
e la falce di nuovo affilata,
con l’erba rasa e il verde spianato
anche il mio buco rivedrò nel prato.

Lo troverò, non c’è da temere,
ritroverò il mio bel granatiere,
ma a causa di tutto quello che è accaduto
il mio soldato sarà sempre muto.

Così piccolo ha vegliato
dentro i boschi sotto il prato,
agito, se me lo potesse dire,
come io avrei voluto agire.

Ha visto scorrere lente le ore
e accanto agli occhi fiorire il fiore,
e tutti gli esseri lievi e fatati
nascosti nelle foreste dei prati.

Stando in silenzio nella piccola cella
ha udito l’ape e la coccinella,
e la farfalla volava su lui
muto là sotto nei suoi giorni bui.

So già che non dirà una parola
di ciò che sa, non una sola.
Lo metto muto, con la sua gloria,
sullo scaffale, e io narra la storia.

 

Illustrazione: di Roberta Angeletti – Tratta da: BibliotecaTre – Lattes Edizioni – 2004

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