La mazurca della nonna
Giuseppe manda questa canzone (11 marzo 2002).
Quando senti l’orchestrina,
tra una danza americana,
che strimpella una mazurca dall’aria paesana,
pensi allora alla “quadriglia”
d’un bel tempo che passò,
quando usava la “pariglia” attaccata al “landò”.
Quando non c’erano i tanghi e i fox-trot!…
Ah… la mazurca
che ballava la mia nonna
con le trecce a penzoloni
e con i mutandoni
sotto la sua gonna.
Quando mio nonno,
per baciare la sua mano
non usava la scaletta,
ma la bicicletta
fino al primo piano…
I giovincelli,
di vent’anni o poco più,
com’eran belli
coi baffoni… per l’insù.
Ah… la mazurca
d’un bel tempo assai lontano
quando prima di sposarsi,
stavano a guardarsi con le mani in mano…
Or si balla la “carioca”,
il sassofono rimbomba,
ma il mio nonno suona ancora il… grammofono a tromba…
Pensa ahimè, con nostalgia
all’antica gioventù
quando allora ogni Maria non era… Mariù…
Com’era bello quel tempo che fu!