La mia professione
Franco Bianchi (Sancio Pancetta)
Tratta da: Strofette da passeggio (Antonio Vallardi Editore - 1955)
Leggiamo insieme: La mia professione di Franco Bianchi (Sancio Pancetta)
Quale arte o qual mestiere
voglio fare da grande?
Avvocato, ingegnere,
medico?… Che domande!
Guardate se vi paio
il tipo d’un dottore o d’un notaio!
Non vedere che facce
pallide di malati;
scribacchiare cartacce;
straziarsi in complicati
calcoli allo scrittoio…
No, grazie! Non capite che ne muoio?
Adoro l’aria aperta,
il viver vagabondo
sul mare, sempre all’erta,
su e giù pel mappamondo.
La mia sorte è fissata:
da grande, amici miei, farò il pirata.
E sarò capitano
d’un brigantin moresco:
nome tremendo e strano,
albero gigantesco,
ciurma fedele e fiera,
e, sul trinchetto, la bandiera nera.
Scovar tesori a sacchi
in isole bizzarre:
sbaragliare i vigliacchi;
con stocchi e scimitarre
balzar con l’equipaggio
sui vascelli nemici all’arrembaggio.
E conquistare ignoti
reami di delizie;
raddrizzar tra i devoti
popoli le ingiustizie;
e infin, gloria suprema,
esser messo in pellicola al cinema!
…Be’, credereste? Babbo
(sono spesso scortesi
codesti grandi!) a gabbo
mi pigliò quando chiesi:
“Mandami, in cortesia,
ad una scuola di pirateria!”.
Tratta da: Strofette da passeggio – Antonio Vallardi Editore (1955) – Autore: Franco Bianchi (Sancio Pancetta) – Illustrazioni: Arturo Bonfanti