La Sirenetta
Elena Giulia Ghelardini
Nell’oceano più profondo
non ti immagini che mondo.
È davvero una meraviglia
perché vive una gran famiglia.
Si fa sempre un festone
alla corte del re Tritone.
Più che nuotare
preferiscon tutti cantare…
Era bello organizzar balli
addobbando coi coralli
ma la Sirenetta preferiva
star da sola a sognar la riva
e pur suo padre non voleva sentire
ciò ch’ella aveva da dire.
Pensava che prima o poi si sarebbe stancata
di volere una vita che non le era data.
Medusa l’antagonista
fece un favore alla protagonista:
prese in cambio un suo talento
e disse: «Con la magia io t’accontento!».
La Sirenetta or camminava
con le gambe, ma non parlava!
Medusa infatti, davvero atroce
le rubò la bella voce!
La Sirenetta frastornata
si trovò un po’ trasformata
con la testa sul cuscino
su cui la mise il principino.
Spettinata la Sirenetta
si pettinò con una forchetta
«Questo mondo per me è nuovo,
non capisco dov’io mi trovo»
pensò nella mente la fanciulla
non potendo dire nulla!
«Come faccio a far innamorare
il principe se non so più cantare?».
Questo sì era un dilemma
Medusa usò questo stratagemma
ed il principe ingannato
di quella voce s’è innamorato!
«Come risolvo la situazione?»
pensò in preda alla disperazione!
In tutta quella confusione
arrivò un’illuminazione:
la sua voce era nascosta,
in una conchiglia era riposta
che Medusa per precauzione
teneva dentro a un medaglione!
«Ora come la rompiamo?»
«Ci penso io» disse il gabbiano!
La conchiglia così ruppe
e l’incantesimo s’interruppe!
Grazie all’amico gabbiano
per tutti si svelò l’arcano!
Il principe capì
e della Sirenetta s’invaghì!
Si celebraron così le nozze
e damigelle furon le cozze!
Disse alla figlia il re Tritone:
«Ti faccio io un regalone!
La vita è bella qui in fondo al mare,
ma tu sei fatta per camminare!»