L’Angelo custode
Renzo Pezzani - Tratta da: Innocenza - Società Editrice internazionale (1950)
Se vi piace questa poesia ringraziate Andrea (13 febbraio 2006)
Leggiamo insieme: L’Angelo custode di Renzo Pezzani
Dice il Signore all’Angelo:
“Corri da quel bambino
e restagli vicino.
Non lo lasciar giammai”.
“Signor, cosa gli dico
se mi chiede chi sono?”.
Digli: “Io sono un dono
di Dio. Sono l’amico”.
“E se piange che faccio?”
“Fa’ come il pastorello.
Quel bambino è un agnello,
e tu lo prendi in braccio”.
“E se gioca?”. “Tu giochi.
I bambini innocenti
van felici di pochi
sassolini lucenti”.
“Se ha sonno che ho da fare?
Sono così maldestro”.
“Mettilo in un canestro
e lo fai dondolare”.
L’Angelo via volò.
Ed era già lontano
nel ciel, che si voltò
per chieder più piano:
“E se ammala? Se muore?”.
“Riportalo al Signore!”.
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Grazie Andrea (che hai proposto questo testo). Avevo un frammento di un ricordo infantile e tu me lo hai reso per intero… grazie ancora!
Grazie!la leggevo sempre quando ero piccola!mi ricordavo solo l’ultima strofa
PER ME QUESTA POESIA DELL’ANGELO ÈLA PIÙ BELLA POESIA CHE UN BAMBINO POSSA IMPARARE PER NON DIMENTICARLA PIÙ NEL MIO CUORE BENSÌ DA 70 ANNI GRAZIE DI CUORE