L’aquila e il gufo
Come ben sapete l’aquila e il gufo sono entrembi uccelli rapaci che vanno in giro l’una di giorno
e l’altro di notte per assalire i nidi incustoditi e mangiarsi i piccoli che ancora non possono difendersi.
Un giorno un gufo e un’auila, che avevano timore l’uno dell’altra, fecero un patto: il gufo non avrebbe
mai assalito i figli dell’aquila e questa, da parte sua, non avrebbe fatto danni ai figli del gufo.
Giurarono solennemente e quindi il gufo chiese all’aquila:
-Tu conosci i miei figli?-
-Io no!- rispose l’aquila.
-Se non li sai distinguere dagli altri- disse il gufo -combinerai certo un pasticcio perchè se ti capitassero
fra gli artigli te li mageresti dal momento che non li conosci.
-Se vuoi che non tocchi i tuoi figli- rispose l’aquila -presentameli o fammene il ritratto.
-Hai ragione- disse il gufo, e cominciò a parlare dei suoi figli descrivendoli come graziosissimi uccellini che non
sono superati in bellezza da nessun altro uccello.
-Sono così belli- diceva -che se ti capiterà di vederli dirai “Ecco sono quelli”. Se terrai bene a mente la mia descrizione
non potrai sbagliare. Non ci saranno problemi e io potrò starmene tranquillo. Non passò molto tempo che un giorno, mentre
il gufo era fuori a cercare cibo per i suoi piccoli appena nati e ancora incapac di volare, arrivò l’aquila e vide in un oscuro crepaccio
di una roccia degli uccellacci brutti, goffi e sgraziati.
-Questi- pensò -non sono certo i figli del mio amico gufo. I suoi figli sono uccellini graziosi: questi invece sono i più brutti
uccelli che io annia mai visto. Quando il gufo tornò al suo nido i suoi piccoli non c’erano più: l’aquila se li era mangiati
lascaindo solo poche piume. Il gufo era disperato e ripeteva:
-L’aquila mi ha tradito!… E io che ho creduto alla sua parola. Non dovevo fidarmi di un uccello tanto malvagio!
Ma qualcuno più saggio gli disse:
-Tu stesso sei la causa delle tue disgrazie. Hai descritto i tuoi figli come gli uccellini più belli del mondo, ma li guardavi con gli
occhi del genitore. Sarebbe stato meglio essere più obbiettivo e non esagerare nel lodare la loro bellezza, perchè così hai fatto solo il loro male.