L’arancio
Cosimo Giorgieri Contri (1870-1943)
Tratta da Il convegno dei cipressi, Galli di Chiesa e Guindani, 1894
Leggiamo insieme: L’arancio di Cosimo Giorgieri Contri
Non altiero, non snello; e pur tra cento
ti riconosco, o dolce arbor giulìo,
tu che doni al mio tosco aer natio
bei frutti d’oro e bei fiori d’argento:
tu che ombreggi i belli orti ove ancor sento
tacito indugiar l’animo mio:
e dove il dì ch’ella mi disse addio
colsi un tuo fiore che sperdeasi al vento.
Gracile fior, di vergini pensiero,
che cingere a la sua tenera chioma
ah! ne’ dì che saranno io non dispero.
Onde tu serba, o dolce albero, il fiore
tuo più leggiadro e del più molle aroma,
e destinalo tu pel nostro amore…
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