Le miche

Marino Moretti

miche

Leggiamo insieme: Le miche di Marino Moretti

Dal gracile rametto
d’uno spoglio nocciolo
spiccò l’ardito volo
d’un tratto un passerotto,

e tenne aperte l’ale
tra i fiocchi della neve
finché si posò lieve
sul bianco davanzale.

Quindi bussò col becco
ai vetri, proprio come
quel che chiede nel nome
di Dio solo il pan secco;

e gli furono davanti
subito cinque visi,
cinque allegri sorrisi,
dieci sguardi esultanti:

così dal quel mattino
il povero uccellino
s’ebbe invece del pane
le miche quotidiane.

 


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