Leprottini paurosi

Pubblicato il 08 Apr 2025

Jolanda Colombini Monti - Illustrazioni di Mariapia (Maria Pia Franzoni Tomba) - Editrice Piccoli - Milano

Chiede Topo a Ser Lepretto:
“Perché sei così contento?”.
“Perché in riva del laghetto
ho, fra poco, appuntamento!”

“Se non son… troppo indiscreto.
chi t’aspetta, di’, laggiù?”.
“Scusa, Topo, ma è un segreto;
non mi chiedere di più!”.

“Leprottina! Che graziosa!
Oserei pensare che
ti sei messa in bianco-rosa
per piacere solo a me!”.

Sottobraccio, conversando
dolcemente in compagnia,
i due vanno passeggiando,
con la luna che li spia.

S’ode a un tratto un gran rumore,
un rumore un po’ sospetto
che venir fa il batticuore
a Leprotta e a Ser Lepretto.

Lei (i sensi ormai perduti)
quasi quasi in terra va…
“Leprottina! Il ciel m’aiuti!
Anch’io intesi! Che sarà?”.

Leprottina, rinvenendo,
grida forte: “Aiuto! Aiuto!
Qualchedun ci sta inseguendo!…”.
“Chi? Racconta! L’hai veduto?”.

“Non l’ho visto, ma ti dico…,
tremo ancora di paura,
che si tratta d’un nemico!
Scappa, scappa di premura!”.

La notizia, un po’ ingrossata,
per il bosco corre e va.
Un araldo l’ha portata,
tremebondo, a Sua Maestà.

“Che vuoi fare, grande Sire?
Tutto il bosco è in confusione!”.
“Vorrei prima approfondire
di persona la cagione!”.

“Se è davvero un animale,
come dite voi signori,
che vuol farvi solo male,
dovrà pure venir fuori!

Or non parli più nessuno;
calmi tutti per piacere!
Siamo in molti contro uno;
non c’è nulla da temere!”.

Cade un frutto nel laghetto.
“Riconosco quel rumore!
È lo stesso” fà Lepretto
“che ci mise il batticuore!”.

“Ricordate, bestie care,
in difficil situazione,
non è bene mai scappare,
ma trovar la soluzione!”.