Il leprotto marino

leprotto marino

Leggiamo insieme Il leprotto marino

C’era una volta la principessa Anna che nel suo castello aveva una stanza con dodici finestre che dominava tutto l’orizzonte. Guardando fuori poteva abbracciare con lo sguardo tutto il suo regno e poteva vedere qualsiasi cosa sopra e sotto terra.

Siccome Anna era molto superba, decretò che poteva diventare suo sposo solo chi avesse saputo nascondersi in modo che a lei fosse impossibile trovarlo. Ma chi avesse tentato l’impresa e fosse stato scoperto avrebbe perso la testa. Novantasette teste furono mozzate dopo l’editto e per un bel po’ non si presentò più nessuno.

La principessa Anna era tutta contenta perché pensava che sarebbe stata libera per tutta la vita. Ma ad un tratto comparvero tre fratelli che volevano tentar la sorte.
Il maggiore credeva di poter strisciare vicino al castello senza essere visto, ma Anna lo scorse subito e gli fece tagliare la testa.

Il secondo si nascose nella cantina del castello, ma anche lui fu visto subito e morì.
Il più giovane, che si chiamava Pietro, si presentò alla principessa e la pregò di dargli un giorno per pensare e di essere così benigna di fargli la grazia per due volte se veniva scoperto. Pietro era così bello e la pregava con tanto calore che Anna acconsentì.

Il giorno dopo Pietro pensò molto a come nascondersi, ma non trovò soluzione. Allora andò a caccia per distrarsi. Nel bosco prese di mira il corvo Gilberto, ma quello gli disse: “Non spararmi, ti ricompenserò”.

Allora Pietro proseguì senza sparare, arrivò a un lago e un grosso pesce emerse dall’acqua. Pietro prese di nuovo la mira, ma il pesce Guizzo gridò: “Non spararmi, ti ricompenserò”.
E Pietro proseguì ancora senza sparare, finché incontrò la volpe Fabrizia e anche quella disse: “Non spararmi, ti ricompenserò”.

E Pietro la lasciò andare e tornò al castello.

Il giorno dopo doveva nascondersi, ma non sapeva dove. Così si ricordò del corvo Gilberto, andò nel bosco e gli disse: “Ti ho lasciato la vita, adesso dimmi dove devo nascondermi perché la principessa non mi veda”.

Il corvo Gilberto ci pensò un po’ su, poi lo nascose dentro una delle sue uova. La principessa Anna si affacciò alle dodici finestre e non riuscì a vederlo. Lo vide solo alla fine, quando stava per arrendersi, ben nascosto nell’uovo. Ma gli fece la grazia come aveva promesso.

Il giorno dopo Pietro andò in riva al lago, chiamò il pesce Giuzzo e chiese dove poteva nascondersi. Guizzo ci pensò un poco su e finalmente esclamò: “Trovato, ti chiuderò nel mio ventre”. Inghiottì Pietro in un sol boccone e scese in fondo al lago.

La principessa Anna guardò dalle sue finestre e non lo vide. Lo scoprì proprio all’ultimo minuto e anche questa volta gli fece la grazia, perché in realtà il gioco si faceva divertente: nessuno prima di Pietro aveva trovato dei nascondigli così particolari!

Il giorno dopo Pietro andò a cercare la volpe Fabrizia e le chiese dove poteva nascondersi e quella rispose: “Non è cosa facile”.

E cominciò a pensare; dopo qualche istante accompagnò Pietro a una fonte, si tuffò e ne uscì trasformata in un venditore ambulante. Anche Pietro si tuffò e ne uscì trasformato in leprotto marino.

Il venditore ambulante andò in città a mostrare il suo leprotto marino, molta gente accorse a vederlo e alla fine arrivò anche la principessa Anna e le piacque tanto che lo comprò e lo pagò lautamente.
Prima di consegnarlo, il venditore disse al leprotto: “Quando la principessa Anna va alle dodici finestre, tu scivola in fretta sotto la sua treccia”.

Anna tornò a palazzo con il leprotto e si diresse alla sala delle dodici finestre per cercare Pietro. Ma per quanti sforzi facesse, non lo vide da nessuna parte. E così si arrabbiò tanto che quando si accorse che il leprotto marino era sotto la sua treccia, lo prese e lo scaraventò a terra.

Quello corse subito dal venditore ambulante e tutti e due si rituffarono nella fonte per riprendere il loro aspetto.

Pietro ringraziò la volpe Fabrizia e tornò al castello.
La principessa Anna lo aspettava di già e furono celebrate le nozze.

E così Pietro divenne il signore di tutto il regno.

 

 

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