Novembre
Cesare Angelini
Tratta da Il piacere della memoria, All'Insegna del Pesce d'Oro, 1977
Leggiamo insieme Novembre di Cesare Angelini
Novembre, l’anno è giunto ai suoi riposi
e lento alla campagna ora passeggia;
sottoboschi e tappeti immaginosi
l’accolgon come re nella sua reggia.
Eco di soli ultimi, lumeggia
il platano tra salici pietosi;
nell’inerzia del giorno che vaneggia
una timida estate par che osi.
Ma un inutile lusso è la tua estate,
San Martino. Novembre pensa ai morti,
e l’inverno vien dietro a gran giornate.
Così, tra nebbia e sogno, il mesto mese
su stanchi rami di alberi assorti
muore, entro un vago scampanio di chiese.

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