Operai morti traforando il Sempione

Giovanni Soli

Operai morti traforando il Sempione

Leggiamo insieme: Operai morti traforando il Sempione di Giovanni Soli

Fanciullo, che dal treno guardi dal finestrino,
le maestose vie del paesaggio alpino,
ammiri i ponti, gli archi e il superbo traforo,
nuova grande vittoria dell’umano lavoro,
sappi, non lo scordare, che questa via ferrata
fu qua e là dal sangue degli operai macchiata.

Furon più di ottanta prodi lavoratori,
braccia di ferro, petti di bronzo,
audaci cuori, avean mogli e figli
e non li vider più.

La storia li dimentica, non obliarli tu.
Abbi un pensier d’amore per questi oscuri eroi
che giacquero travolti per fare strada a noi,
lascia cadere un fiore sulla tomba dei forti,
levati il cappello per salutarli morti.

4 commenti su “Operai morti traforando il Sempione”

  1. Fernando Lanzetta says:

    Grazie per aver pubblicato la poesia che vi avevo chiesto e che non riuscivo a trovare. Siete stati gentilissimi: la poesia in questione me la recitava mia madre quando ero piccolo. Ora ho 67 anni e avevo un grande desiderio di rileggerla integralmente. Grazie ancora.

  2. Pedro paulo Pavesi pedropaulopavesi gmail says:

    Uma belíssima poesia em homenagem aos heróis desconhecidos da Grande maioria até dos italianos leio de vez em quando pois acho numa joialitetu.a da literatura itálica.

  3. Giuliana Martini says:

    Anche per me ritrovarla è stato un grande piacere. La studiai in quarta elementare, 69 anni e volevo recitarla alla mia nipotina, ma ricordavo solo le prime due strofe.
    Quanto mi aveva colpito quand’ero bambina!
    Grazie di averla postata!

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