L’orto
Giovanni Pascoli
Leggiamo insieme: L’orto di Giovanni Pascoli
E come l’amo il mio cantuccio d’orto,
col suo radicchio che convien ch’io tagli
via via; che appena morto, ecco è risorto:
o primavera! con quel verde d’agli,
coi papaveri rossi, la cui testa
suona coi chicchi, simile a sonagli;
con le cipolle di cui fo la resta
per San Giovanni; con lo spigo buono,
che sa di bianco e rende odor di festa;
coi riccioluti cavoli, che sono
neri, ma buoni; e quelle mie viole
gialle, ch’hanno un odore… come il suono
dei vespri, dopo mezzogiorno, al sole
nuovo d’aprile; ed alto, co’ suoi capi
rotondi, d’oro, il grande girasole
ch’è sempre pieno del ronzìo dell’api!
Immagine tratta dal libro: “Il tuo pane: letture per la quarta classe elementare” di L. Golfarelli, R. Ammannati, B. G.Bartoli (Firenze, Le Monnier, 1950)
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