Leggiamo insieme: Ottobre di Franco Bianchi

Risonava con allegra
melodia l’altrieri un coro
tra bigoncie d’uva negra,
D’uva d’oro,

e, laggiù nella tinaia,
nei gran tini oggi riposto
borbottar con forza gaia
s’ode il mosto;

ma nell’aria più tranquilla
va non so che mesto fiato,
e una gran fiorita lilla
c’è nel prato:

sono i colchici. Vi dice
quella lor melanconia
che già il tempo più felice
fuggì via…

È l’ottobre. A cavalcioni
egli sta tra estate e inverno:
nebbia e sole, brine e tuoni
reca alterno,

e, pittor di gusti fini,
sa screziar pianure valli
di ricami porporini,
bruni, gialli…

Bello andarsene a capriccio,
bello andar per le campagne:
già si mostrano nel riccio
le castagne;

forse dietro odor di lepri
ansa il cane, mentre ingordo
di già zirla tra i ginepri
qualche tordo.

Dolce, mentre i loro luoghi
solchi traccian i lenti bovi,
dentro al bosco andar per funghi…
Se ne trovi!

Caro mese ricco e blando,
caro ottobre, perché mai
le dolcezze vo’ sognando
che tu dai,

mentre qui, tra mura austere,
tra il frastuono cittadino,
qui, che attende, c’è il dovere
di latino?…

Tratta da: Canzoncine di tutti i mesi – Strofette per ragazzi – Società Editrice Internazionale (Novembre 1954) – Autore: Franco Bianchi (Sancio Pancetta) – Illustrazioni: A. Mossello Guadagni

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