Paese di Montagna
Renzo Pezzani
Tratta da: Innocenza - Società Editrice Internazionale (1950)
Leggiamo insieme: Paese di Montagna di Renzo Pezzani
Qui c’è tutto come di solito
c’è nei paesi sperduti per via.
Ma una chiesa ove ci stia
soltanto il prete e l’accolito,
una chiesa come un guscio
che chiami gente alla Messa
e la lasci genuflessa
sopra l’erba, fuor dall’uscio,
la più povera fra le chiese
ce l’ha proprio questo paese.
Questo paese fra terra e coppo
dove non passa forestiero
con la fonte e il cimitero
di pochi croci, a un tiro di schioppo;
così candido sopra lo sfondo
di terre arate, di vigne ricciute,
ha i colori della salute
ed è contento di esistere al mondo.
Non cambierebbe con una città
questa sua povera felicità.
Vi nasce gente robusta
buona a cento mestieri:
a dieci anni son carrettieri
carro, cavallo, frusta.
A vent’anni, contadini,
vanno al mercato col grano in tasca
e come uccelli sopra la frasca
metton la penna, partono alpini.
E nello zaino, pane e frutto,
quel paese ci sta tutto.
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