Il ragno portacroce
G. Grohmann
Diceva alla libellula
il ragno tessitore:
“Ai tempi miei, da giovane,
ero un contemplatore;
lo sguardo fisso e attonito
al cielo ognor levavo
e di cercarmi i viveri
persin dimenticavo.
Poi giunse crudelissima
la cecità più nera
ed io mi misi a tessere
la tela mia leggera
cercando di ripetere
per chi vive quaggiù
i misteriosi circoli
che un dì vidi lassù”.
Allora la libellula
gli chiese incuriosita:
“E le innocenti vittime
cui suggi sangue e vita?”
Rispose il ragno subdolo:
“Dagli ospiti molesti
io devo pur difendere
i miei cerchi celesti!”.