Rime, filastrocche e poesie per bambini di tutte le vie
Giorgia Pollastri
Le più belle filastrocche tratte da Rime, filastrocche e poesie per bambini di tutte le vie
Ecco i titoli delle filastrocche di Giorgia Pollastri tratte da Rime, filastrocche e poesie per bambini di tutte le vie:
- Lella
- La ruspa
- I cavoli
- A scuola
- Il vento
- Velocità
- Il grano
- Per un piccolo sordo
- La mia campagna
- Massimiliano
- Felicità
- Autunno
- Nicola
- Madrigale
- Filastrocca
- La conta
- La filastrocca più bella
- Ninna nanna
- Quadro
- A Nevis
- Di notte
- Per Massimiliano
- All’alba
- Lupo goloso
- Pescatori
- Incanto
- La pioggia
- Tiritera
- Il mio gatto
- Dalla mia infanzia
- Ancora dai miei ricordi
- Canzoncina della sera
- Sant’Antoni
- Uccellin dal becco rosso
- Papà, papà
- La mamma la va al marcà
- Man morta
- Trota trota cavalin
- Din Don campanon
Lella
Lella, cerca sua sorella:
se n’é andata nel giardino
per giocare col gattino.
Il gattino era affamato,
ora corre per il prato
vuol cercare un bocconcino
per calmare il suo pancino.
Lella arriva dopo un po’…
ma la bimba ed il gattino
stan facendo un sonnellino.
La ruspa
Va la ruspa va,
sposta la terra
di qua e di là.
Prima c’era una valletta
ora c’è una montagnetta.
I bambini corron giù,
son felici sempre più
ma la ruspa
se ne andrà
più giocare
si potrà.
I cavoli
Nel pozzo dei Patuzzi
son caduti i cavoluzzi,
raccolti dalla Zarina
e messi nella tazzina.
Se la tazzina va a Bruxelles,
i cavoluzzi or cavoletti
diventeranno dei broccoletti.
A scuola
Tre per sette fa ventuno
a scuola non c’è alcuno,
sei per sei fa trentasei
è rimasta solo lei,
la maestra che ripete
sei per sette… dove siete?
Sopra il prato non correte,
su venite ripetete,
che studiar ancor dovete!
Ma i bambini non senton più
non ritorna più nessuno
tre per sette fa ventuno.
Il vento
Nel cortile
sono andato
per raccogliere
il bucato,
come mai non l’ho trovato?
è arrivato
un venticello
che giocando
da monello
le mie cose ha sparpagliato
con un fare
da spigliato
sopra il tetto
e sopra il prato.
La neve
La neve birichina
m’ha fatto uno scherzo
stamattina:
è andata in giardino
e la vasca del vicino
ha d’incanto trasformato
in un candido gelato.
Velocità
La manina
s’è allungata
ma la rana
già è saltata,
corri corri
svelto là
o nell’acqua
fuggirà.
Il grano
Il grano dorato
ondeggia nel sole
al vento danzando
sussurra parole…
E una storia
un po’ antica
è una storia
infinita:
un chicco morente
del seme del pane
sepolto nel campo
ci toglie la fame.
Per un piccolo sordo
Vieni piccolo amico
prendi la mia mano,
ascolta da essa
tutto il calore
e tutto l’affetto
che le tue orecchie
non possono udire.
Vieni piccolo caro
vieni tra le mie braccia,
guarda le mie labbra
ed impara da esse
l’amore del mondo
l’amore di Dio.
La mia campagna
Ricordo bambina
quei campi felici
di donne ridenti
di donne un po’ stanche
di bimbi lasciati
all’ombra di un pruno,
di canti, di balli
del sabato sera.
Rivedo i miei campi
più soli che mai.
C’è solo quel grosso
trattore che canta
ancora per poco
una triste canzone,
risento quel coro
risento l’amore.
Massimiliano
Col tuo sorriso innocente
guardi la TV
bambino mio.
Distrattamente
allunghi una mano
e senti la mia, vicina.
Allora ti ritrai,
torni tranquillo
nel tuo mondo di sogni
e di eroi
perché sono accanto a te.
Felicità
Il tuo sorriso
due bianche perle
sul rosso
di una fresca
anguria.
Autunno
Piccola foglia
ancora verde
che vuoi seguire
le compagne
diventate d’oro
Sognando
un mondo
meraviglioso
ti ritrovi nel fango
di una strada.
Nicola
E ti allontani da me
e protesti
e mi contesti.
E vai col tuo pallone
e mi racconti le vittorie
e mi abbracci.
E non vuoi il riso
e metti il muso.
Me lo dai un bacio?
Posso dormire con te mamma?
Madrigale
è festa al castello:
la principessa si sposa
E festa al castello
donale una rosa
Una rosa profumata
perché si senta amata
una rosa dal giullare:
un dolore da scordare.
Filastrocca
Nella stalla della nonna
c’è una mucca con la gonna
c’è un vitello col cappello
ed un toro col mantello.
Nel pollaio di zia Lietta
tre galline in bicicletta
e poi un’oca col tacchino
che si allenano un pochino,
mentre attorno a casa mia
c’è soltanto fantasia
per cantare più felici
per giocare con gli amici.
La conta
Questa è la conta
del principe Leo
che salta il fosso
come un plebeo.
Questa è la conta
del re Michele
che è buono e dolce
che sa di miele.
Questa è la conta
di re Barbablù
e questa volta
stai fuori tu!
La filastrocca più bella
La filastrocca
– quella più bella –
l’ho fatta oggi
con la besciamella
un po’ di zucchero
e frutta candita
per poi leccarmi
tutte le dita,
ho aggiunto gelato
e poi cioccolato
un sole più caldo
voglia di giocare…
e poi, finalmente,
si va tutti al mare.
Ninna nanna
Dormi dormi, mio bambino,
fa la nanna il cagnolino,
dormi dormi, mio tesoro,
fan la nanna pure loro:
fan la nanna i vitellini,
le ranocchie ed i pulcini,
fan la nanna le scimmiette,
le farfalle e le caprette,
fan la nanna gli elefanti…
dormon proprio tutti quanti!
Quadro
La biscia riposa
sul prato di sole
dall’erba del fosso
già spuntan le viole
due bimbe sul prato
fan le capriole
è questo un quadretto
che da pace al cuore.
A Nevis (che ama la neve)
Sogno di neve
sogno bianco e candido
sogno splendente
che crea ricami
con bianche farfalle
che volan sui rami.
Sogno di neve
sogno d’allegria
sogno di una voce calda
che ti parla di poesia,
sogno di neve
sogno di Nevis.
Di notte
Guardando una notte
nel ciclo stellato,
m’è sorto un pensiero
un poco avventato:
le stelle brillavano
a mille, a milioni
nessun può contarle
ne sa i loro nomi,
ma forse più in fondo
più in fondo, più in là
sì, c’è una stellina
che nome non ha
Io l’ho consolata
con voce suadente,
io l’ho consolata
dicendo: “fa niente,
quando il mio bimbo
più grande sarà
certo il suo nome
ti metterà”.
Per Massimiliano
Fai la ninna
fai la nanna
bimbo bello
della mamma,
fai la ninna
fai nanna
bimbo bello
del papa.
Dormi dormi
mio tesoro
dormi dormi
stella d’oro,
fai la ninna
dolce amore
fai la nanna
sul mio cuore.
Fai la ninna
fai la nanna
bimbo bello
della mamma
fai la ninna
fai nanna
bimbo caro
del papà.
All’alba
Comincia ad albeggiare
piccole rughe
increspano il mare
la vita tutt’intorno
comincia a palpitare
Una barca lontana
all’orizzonte
infonde la speranza
come un ponte
alla triste lontananza.
Lupo goloso
Avvenne un bel giorno
che un lupo goloso
di dolce torrone
decise di farne
un grosso boccone.
I tre porcellini
sempre intelligenti
ebbero l’idea
di rompergli i denti.
Con un sacco di cemento
e con massi di montagna
fecero un torrone
lungo una settimana.
Il finale della storia
l’ho imparato a memoria:
il lupo goloso
rimasto senza denti
dopo la scorpacciata
decise di mangiare
solamente insalata.
Pescatori
C’è il pescatore
che pesca al torrente
e torna a casa
senza mai niente.
C’è il pescatore
che pesca al laghetto
e poi senza trote
se ne va a letto
C’è il pescatore
che pesca nel mare
ma lui senza pesci
non può tornare,
nella casetta
là sulla rena
i suoi bambini
son senza cena!
Incanto
La piccola farfalla
sul naso s’è posata
d’una bimba addormentata
nel campo d’insalata.
La pioggia
La nube candida
di un giorno fa
s’è fatta scura
e come sarà?
Il ciclo azzurro
s’è fatto nero
c’è sotto certo
un grosso mistero.
Il bimbo guarda
coi grossi occhioni
e arrivan giù
…i goccioloni!
Tiritera
Tiritera dell’insalata
c’è una rosa profumata,
sulla foglia del melone
s’è posato un calabrone;
c’è vicino al pomodoro
la piantina dell’alloro;
dalla pianta dei piselli
son caduti tre bacelli.
Tiritera dell’insalata
la bambina s’è addormentata!
Il mio gatto
Quando torno da scuola,
il mio gatto nero,
proprio tutto matto,
scivola sul pavimento
ed è felice e contento;
poi per rimediare
la sua posizione
fa dimostrazione
di grande eccezione:
dalla poltrona
al mobile
alla sedia
al tavolo
salta in un istante
e tornando pimpante,
conclude la parata
con la coda rialzata
per avere un po’
della merenda avanzata.
Dalla mia infanzia
A piov
la gata la fa i ov
i gatin i ziga
la gata las marida,
la va sot al let,
la trova un cunfet,
al cunfet l’è dur,
picia in tal muri
Ancora dai miei ricordi
Trenta, quaranta
la piegura la canta,
i pigurin da Roma
i ciama la padrona,
la padrona l’è andà a Messa
a ciamare la contessa,
la contessa l’è in zardin
a ciamar Zuanin,
Zuanin l’è andà
in tla stala
a stargiar la sò cavala,
cavala e cavalin
e Nicola l’è un birichin!
Canzoncina della sera
Salmunzin
ca voi ben dir
senza faram
cumpatir
a saver la me età
lé difizil purasà
questi occhi per veder,
questa lingua per parlar,
questo cuor non ne può più
bonanot Bambin Gesù.
Sant’Antoni
Sant’Antoni di busghin
chin ghé pan
chin ghé vin
chin ghé legna
da brusar
Sant’Antoni
cum’egna da far!
Uccellin dal becco rosso
Uccellin dal becco rosso
va di là
dalla mammà
fatti dar la mela cotta,
bada ben che non ti scotta
se ti scotta morirai
aih, aih, aih.
Papà, papà
Papà, papà,
cumprem un sciopetin
da mazar quel ucelin.
Quel ucelin che vien
dal mare
quante penne
può portare,
può portarne ventitre
uno due tre.
La mama la va al marcà
La mama la va al marcà
con le tetine pine
da dare alle potine,
le potine non le vol
e la marna la ghil tol,
il papà ag dà il bum bum
e la mama i sculazun.
Man morta
Man morta
man morta
picia
in tla sporta!
Trota trota cavalin
Trota trota cavalin
che la marna
l’é andà al mulin
al papà
l’é andà al marcà
trota trota fin a cà.
Din Don campanon
Din Don campanon
la campana Frasinon
i putin chi ghiera sota
i zugava a cagnulin,
cagnulin bu bu
e la gata miao miao
el galtin chirichichì
salta su manghin
clé dì.