Sfilano i Balilla

Emilia Villoresi

Sfilano i Balilla

Leggiamo insieme: Sfilano i Balilla di Emilia Villoresi (1937)

La casa è tranquilla
nel chiaro mattino.
D’un tratto, una squilla
risuona vicino.

Di mezzo ai balocchi,
con grande emozione,
la Picci, tutt’occhi
accorre al balcone.

“O mamma, cos’è?
O mamma chi sono?
Sai dirmi perché
han fatto quel suono?”.

Frattanto la squilla
si alza più chiara
“Ma sono i Balilla!
La loro fanfara!”.

Al par di soldati
con schioppo e bandiera
van muti e ordinati
in docile schiera.

La schiera si snoda.
La folla li guarda.
Dal capo alla coda
non uno s’attarda.

Soldati piccini
ma già preparati
a tutti i destini.
E sono i soldati

che il Duce più ama.
Se viene la guerra
la Patria li chiama.
“O Picci, la terra

ch’è nostra, la casa
Italia, è affidata
a loro, sai? Impara!”.
Non parla, non fiata

la Picci. Sta lì
attenta e tranquilla.
Di botto: “Anch’io, sì
voglio esser Balilla!”.

 

Nota su: Sfilano i Balilla di Emilia Villoresi

Questo testo è stato scritto da Emilia Villoresi nel 1937, nel pieno del ventennio fascista e infatti i contenuti rispecchiano quella che era l’impronta educativa di quegli anni, anche sui bambini e i ragazzi.

Balilla” sotto il fascismo era il nome dato ai ragazzi tra gli 8 e i 14 anni, organizzati in formazioni a carattere paramilitare.

L’opera nazionale balilla (ONB) doveva affiancare l’istituzione scolastica ed era indirizzata all’assistenza e all’educazione fisica, morale, culturale e religiosa della gioventù.

Mussolini riteneva infatti che uno dei modi di espandere gli ideali fascisti fosse quello di educare i bambini già a partire dalle elementari.

Nel 1929 fu introdotto il libro di testo unico per le elementari e sempre nello stesso anno ai maestri venne imposto il giuramento di fedeltà al regime fascista.

Un altro aspetto importante di questo terribile periodo storico è la grande considerazione che veniva attribuita alle celebrazioni degli anniversari, alle quali si faceva ricorso in modo costante molto probabilmente con il proposito di incidere sulla memoria collettiva

Per approfondire questo argomenti, vai sulla pagina di Studenti.it

 

Su Filastrocche.it questo testo viene pubblicato a futura memoria per non dimenticare cosa è stato il Fascismo ed evitare che simili errori si ripetano in futuro.

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