Speranza dell’emigrante
Renzo Pezzani
Tratta da: Innocenza - Società Editrice Internazionale (1950)
Leggiamo insieme: Speranza dell’emigrante di Renzo Pezzani
Prende un sacco, bacia la terra,
va lontano e non va alla guerra.
Porta il picco come una croce
se parla il pianto gl’incrina la voce.
Rottame vivo di beni distrutti
ha sulla faccia il bacio di tutti,
che, lui pensando, raccolti ogni sera,
musicheranno miseria e preghiera.
Grande è la terra, più grande il mare:
Dio solo sa se potrà ritornare
a rivedere suo figlio, perchè
in mezzo al mare una strada non c’è.
Solo il dolore egli avrà per compagno
e nella tasca di duro fustagno,
dentro la tasca più fonda e segreta
la chiave nera e la poca moneta.
Con quella chiave egli vuole partire.
Senza speranza non vuole morire.
Chissà che un giorno approdando un naviglio…
Ritroverebbe, cresciuto, suo figlio
e la sua piccola donna nei bui
silenzi, desta che prega per lui.
Illustrazione di Piero Furlotti
Per leggere altre Poesie di Renzo Pezzani, clicca qui!
Per leggere altre Filastrocche di Renzo Pezzani, clicca qui!