Le mamme di WhatsApp

mamme di WhatsApp

Mamma, dimmi come chatti su WhatsApp e ti dirò chi sei

Ormai della chat di classe su WhatsApp, condanna di ogni mamma moderna dotata di smartphone, si è detto molto: dai consigli su come sopravvivere allo stillicidio quotidiano dei messaggini sui compiti, al delirio dei regali di compleanno, fino al galateo per genitori digitali, che qualche volonteroso illuminato ha cercato invano di diffondere. Però forse ancora non si è parlato abbastanza delle varie tipologie di mamme in relazione alla fatidica chat di classe. Agli occhi di un acuto osservatore infatti, l’analisi social-sociologica delle botte e risposta via WhatsApp di una qualsiasi II A, può regalare grandi verità sulle mamme. Ebbene, amici, il nostro catalogo delle mamme di WhatsApp è questo:

 

  • La smart secchiona: È sempre sul pezzo e risponde in tempo reale a qualsiasi quesito esistenziale compaia in chat. Il suo forte però sono ovviamente i compiti, non si sa come faccia a sapere sempre tutto, ma soprattutto è impressionante la sua capacità di mandare subito foto della pagina del libro/quaderno/diario in questione, quando qualche sprovveduto chiede delucidazioni. C’è chi giura di averla vista aggirarsi al supermercato e persino al cinema con la cartella del figlio sulle spalle, per non farsi cogliere mai impreparata da un bip.
  • La talebana: Sono ormai perle più uniche che rare, ma qualche esemplare di mamma-senza-smartphone-per-scelta ancora si aggira. Io ne conosco una che vale 10 per il suo coraggio: pensate che osa addirittura ricoprire il ruolo di rappresentante di classe con un vecchio Nokia senza connessione Internet, chapeau. Comunque si tratta di mamme con un certo pelo sullo stomaco, che decidono volontariamente di starsene fuori dai giochi, sapendo che resteranno escluse per 5 anni dalla piazza dove circolano tutte le informazioni che contano. Certo dormono sonni più tranquilli dei nostri, ma i loro figli chissà come mai, sono sempre quelli che arrivano senza la camicia bianca alla recita di Natale (:
  • La passiva: È in chat, ma non si vede. Non interviene se non direttamente interpellata, segue in silenzio le discussioni virtuali sui massimi sistemi scolastici, ma non si sogna di dire la sua. Mai. Possibile che non abbia mai una sua versione dello studio della tabellina del 7 o del problema di matematica a pagina 26? Vi pare che non abbia uno straccio di idea su quale sia il budget perfetto per un regalino di compleanno? Che non si sbilanci sul pensierino per le maestre e non si schieri pro o contro a quello per le bidelle? Di una così, non c’è mica tanto da fidarsi.
  • L’opportunista: È quella che sfrutta la chat di classe per usi impropri, che osa spammare le altre mamme con messaggi extra-scolastici: dai mercatini benefici organizzati dalla sua carissima amica, alla ricerca della baby sitter perfetta per la cugina disperata, fino alla vendita di pigiamini nel salotto di casa sua. Spudorata!
  • La guasta-feste: Quando la chat si sta facendo bollente e la discussione prende finalmente una piega imprevista o vagamente personale c’è sempre qualche mamma acida, pronta a rompere le uova nel paniere e a riportare tutte nei ranghi: “Vi ricordo che questo è un gruppo di classe che serve per discutere solo le questioni scolastiche importanti bla bla bla”. Proprio quando si cominciava a divagare un po’ dal problema compiti per domani, uffa!
  • La goliardica: Per lei la vita è una festa e non passa giorno che non allieti tutto il suo gruppo con simpatiche iniziative extrascolastiche: dal pic-nic di classe del venerdì, alla gita al parco dei dinosauri del sabato pomeriggio, passando per cinema, mostre, piscine e aperitivi con e senza figli. Ovviamente se qualcuna di queste mille proposte disgraziatamente prende piede, seguiranno fiumi di messaggini organizzativi prima e di ringraziamento poi, con annessa documentazione fotografica da intasare qualsiasi mila giga di memoria. AUGURI!
  • La fuori sinc: Non ce n’è, stare dietro alle chat dei bambini è un mestiere e non tutte le mamme ci sono tagliate. Non si accetta la scusa del lavoro di responsabilità, perché ho un’amica anestesista che non perde un colpo ed è sempre la prima a chattare la sua, anche dalla sala operatoria. Chi non risponde a tono, sempre in ritardo o a sproposito nei suoi commenti è semplicemente troppo pigra o poco smart per reggere il gioco.
  • La fuori orario: È diversa dalla precedente perché qui c’è proprio un problema di fuso orario. Lei interviene a tono, ma a orari impossibili. Manda inviti alle feste del figliolo alle 3 del mattino, svegliando col suo trillo tutte le povere smemorate che non avevano silenziato preventivamente la chat prima di andare a letto, o chiede cose all’alba, quando le comuni mortali sono in tutt’altre faccende affaccendate: colazione, doccia, scelta dei vestiti, avete presente la frenesia che regna nelle case normali fra la sveglia e l’uscita di casa?
  • La nostalgica: È colei che quando il telefonino non vibra e whatsup langue viene presa dall’horror vacui e comincia col condividere video strappacuore sulla mammitudine o frasi melense sui bambini corredate da mille faccine. Le vacanze sono per lei un periodo durissimo, da riempire con finte cartoline virtuali e foto in costume da mandare alla classe con l’augurio che arrivi presto settembre. Sigh!
  • La “mi tolgo o non mi tolgo questo è il dilemma”: Vive nel dubbio amletico se sia peggio farsi martoriare l’esistenza da una valanga di messaggini idioti di madri esaurite che passano la giornata a fare i compiti di seconda elementare o restare escluse per sempre dalla stanza dei bottoni. Si barcamena con sporadici interventi, ma spesso e volentieri minaccia alle amiche più care di uscire dal gruppo. Però non ha il cuor di leone per reggere la pubblica sentenza finale che apparirebbe sullo schermo: “Tizia ha abbandonato”. Probabilmente se potesse svignarsela alla chetichella, non ci penserebbe due volte.
  • La vera-finta-tonta: A Roma si direbbe quella de coccio, è la mamma che non capisce mai niente e chiede conferma alla chat di classe anche per respirare. A che ora si entra domani? Quando vanno in gita? Ma di Storia non c’è niente da ripassare? Hanno già fatto le verifiche di inglese? E’ il rovescio della medaglia della mamma secchiona che con lei può digitare indisturbata, dando sfoggio del suo infinito bagaglio di informazioni. Il mistero però resta: questa qui ci è o ci fa? Ma soprattutto un figlio che frequenta la classe davvero ce l’ha? Sarà mica un’infiltrata, mah.

Un commento su “Le mamme di WhatsApp”

  1. Lorenza says:

    Sono lorenza bazzani adoro scrivere poesie e mi piacerebbe fare parte del gruppo

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