Francesca Fabris: conte tradizionali

Ecco un saggio di conte tradizionali raccolte da Francesca tra amici, parenti, nipoti e affini:

Passa Paperino
con la pipa in bocca,
guai a chi la tocca,
l’hai toccata proprio tu,
veramente tu.

Pimpumtaratapita
pita Perugia,
pimpumtaratapita
pita Perù.

Ciccia Bomba Cannoniere
fa la cacca nel bicchiere,
il bicchiere si spaccò,
Ciccia Bomba si arrabbiò.

Sotto il ponte di Baracca
c’è Pierin che fa la cacca,
la fa dura dura dura
e il dottore la misura,
la misura 33,
uno, due, tre.

“Macchinetta rossa dove vai?”
“A … (Roma)”.
“Quanti Km farai?”
“… (10)”.
“Uno, due, tre… dieci”.

7, 14, 21, 28
Paperino ha vinto al lotto,
Paperino è andato a Roma
e ha perso la corona,
la corona era del re,
un, due, tre.

Milano Milano è una grande città,
si beve, si mangia, l’amore si fa.
“Buongiorno signorina ha visto mio marito?”
“Sì!”
“Di che colore era vestito?”
“… (blu)”
“Ce l’hai tu questo colore?”
“Sì/no”
“Puoi uscire per favore?”

Passa un carro filocotone.
“Vero che sì?”
“Sì!”
“Vero che no?”
“No!”
Vuoi uscire proprio tu?

Io conosco una lumaca
che si chiama Chiri Cacari Babù.
Se sai dire questo nome
andrai fuori proprio tu.

Pim pum d’oro,
la lincia la lancia,
quanti giorni sei stato in Francia?
Il lunedì, il martedì,
pim pum d’oro finisce qui.

Ponte ponente ponte pi,
tappeta Perugia,
ponte ponente ponte pi,
tappeta Perù.

Ana tana vien da Roma
e ti porta la corona.
La corona vien dal re:
uno, due, tre.

Bim bum bam,
pesce fritto baccalà.

Sotto il ponte di Patacca
c’è Ninin che fa la cacca,
la fa gialla rossa e blu,
resti fuori proprio tu.

Mi buttai dal terzo piano
con cinquanta lire in mano,
quando arrivai giù
le cinquanta lire non c’eran più.

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