Giulia Orecchia: biografia
Nata a Torino, vive da sempre a Milano. Ha frequentato il liceo artistico di Brera e il corso di Visual Design alla Scuola Politecnica del Design di Milano, dove insegnavano Bruno Munari, Pino Tovaglia, Max Huber. Ha ottenuto il Kleine Deutsche Sprachdiplom all’Università di Monaco di Baviera nel 1982. Ha partecipato a corsi di incisione all’Accademia Estiva di Salisburgo e alla Scuola d’Arte estiva di Urbino.
Negli anni 1985-89 e 1992-95 ha insegnato Illustrazione per l’infanzia all’Istituto Europeo del Design di Milano.
Il suo primo libro Cinque Topini è un pop-up del 1983 per la casa editrice La Coccinella. Ha lavorato per i principali editori del settore (Mondadori, Feltrinelli, Coccinella, Giunti, Emme, EL, Salani, Piemme, Bompiani, Fabbri) illustrando testi, disegnando copertine e progettando libri con invenzioni cartotecniche e sorprese visive.
Ha partecipato a numerose mostre collettive tra cui 15 illustratori italiani in occasione dei 25 anni della Fiera del Libro per ragazzi di Bologna alla Fiera del libro di Francoforte nel 1988, Favolose, 15 illustratrici italiane per l’infanzia allo Spazio Guicciardini a Milano nel 1995, Illustratori a Verbania nel 1996,1997 e 1998, Matite Italiane, illustratori italiani per la Fiera del Libro per l’infanzia di Bologna nel 2000, Giulia Orecchia all’Istituto Italiano di Cultura di Colonia nel 2001, L’una e un quarto, lune sogni e illustrazioni, Provincia di Genova 2001.
Nel 1986 ha vinto il premio Andersen il mondo dell’infanzia per il libro pop-up Ti faccio bau per la fascia 0-6 anni. Nel 1997 il premio Nazionale di illustrazione per ragazzi del Battello a Vapore e il premio Andersen quale migliore illustratore dell’anno. Nel 2001 il premio Andersen con Emanuela Bussolati per Pollicino verde, miglior libro di divulgazione scientifica dell’anno per la fascia 0-6 anni.
Tiene occasionalmente laboratori creativi con i bambini nelle scuole elementari o nelle biblioteche, raccontando storie, mostrando originali, disegnando e realizzando insieme a loro maschere, libri, collage, manifesti, oggetti e disegni.