Grazia Sacchi: biografia
Sono nata a Milano e ci vivo considerandola un bel posto, malgrado questo comporti un sano colorito grigio-topo per quasi tutto l’anno.
Sembrava che dovessi fare un lavoro che tirava in ballo numeri con tanti zeri, conti profitti e perdite e fondi ammortamento e invece… i colori, cospirando, han fatto ballare me.
Ho frequentato l’Istituto Europeo di Design paciugando con pennelli, tubetti di tempere, acrilici e acquerelli; mi sono lasciata ammaliare dalle storie sull’arte dei pittori imparando a riconoscerli e, dopo tre anni al corso d’illustrazione, ho provato a iniziare a fare l’illustratrice.
Ci sto provando tuttora sullo stesso tavolo incasinato e con la musica che mi gira intorno.
Ed è sempre bello paciugare, tentare di scoprire nuovi modi per raccontare una scena con le immagini, disegnare un personaggio o farsi ispirare dai segni di quelli più bravi.
E sperare di diventarlo, più brava, anche se ci son giorni in cui “…vien male questo celeste”, come canta Paolo Conte.