Le lettere magiche

Le lettere magiche
Giovanni Caviezel

Chi ha fatto costruire un castello sulla collina? Chi sta traslocando nel castello con ottanta bauli, trentotto valige e seicentododici, pardon, seicentodieci pacchi? Mastro Carpigno, l’inventore arraffone con lo stregone Lungonaso e il gufo Birignao. E c’è anche il gatto Gaglioffo.
E’ notte, ma nel castello tutto illuminato si lavora senza sosta.
– La macchina deve essere pronta per domani mattina!
sbuffa Mastro Carpigno martellando senza sosta le lamiere dell’infernale Frizzolina-Machine.
– Coraggio, Lungonaso!

Canzone della Frizzolina
Cling! Clong! Clang:
martella la lamiera!
Cling! Clong! Clang:
martella fino a sera!

Per costruir la macchina
che fa la Frizzolina,
bevanda buona e fina,
che non ti lascia più!

Gnuc! Gnic! Gnac:
avvita quel bullone!
Gnuc! Gnic! Gnac:
con molta precisione!

Per distillar la bibita
a palle rosse e blu,
la buona Frizzolina
che non ti lascia più!

Drin! Dron! Dran:
col trapano fai i buchi!
Drin! Dron! Dran:
col piombo li ricuci!

Per vendere la bibita
che porta via la gioia,
e lascia solo noia
fra i grandi ed i piccini!

Il mattino dopo, Lungonaso e Carpigno, dietro il banco del SuperFrizzolinaStore, vendono la nuova bibita a pallini rossi e blu:
la “Frizzolina che non ti lascia più”, marca Carpigno!
– A me la Frizzolina!
– No, a me!
– C’ero prima io!
Tutti la vogliono provare.
– Niente paura, ce n’è per tutti, eh! eh! eh! – Ghigna Carpigno.
Il succo prodotto dalla Frizzolina-Machine si fa con zucchero, foglie di rabarbaro, e con i pensieri colorati di bambini, donne, uomini e animali.
Risucchiati dai tentacoli dell’infernale macchina, i dolci pensieri se ne vanno a galleggiare nella bibita, che per questo diventa magica e pericolosa. Questa è una cosa che sanno in pochi, e certamente non gli abitanti della nostra cittadina.

Avete capito come funziona la faccenda? Più lattine di Frizzolina si vendono, meno allegria c’è in giro. E non solo: anche i colori, piano piano, abbandonano la città e i suoi abitanti. Gli unici a fregarsi le mani dalla contentezza, sono Mastro Carpigno e lo stregone Lungonaso!
Alla fine anche il musicista Giò Diesis decide di assaggiare la Frizzolina: raggiunge il SuperFrizzolinaStore e se ne beve un paio di lattine. Il risultato è che, dopo un primo momento di euforia, non gli riesce più di suonare una nota o di comporre una canzone come si deve. Prova e riprova, ma dalla chitarra vengono fuori solo note fragili e secche, che dopo avere brevemente volteggiato nell’aria subito ingialliscono e cadono a terra come foglie morte.
– Ma che succede? – si domanda, mentre fuori la cittadina diventa sempre più grigia e malinconica.
Triste e preoccupato, Giò Diesis guarda fuori dalla finestra. Contempla la gente in attesa di poter bere la Frizzolina, poi davanti a lui passa una specie di nuvola rossa. La segue con la coda dell’occhio e si accorge che è Augusta, la postina sui rollerblade.

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