Sogno d’amore

Sogno d’amore
di Tiziana Rinaldi

Piangeva la biscia:
– non piaccio a nessuno,
eppure mi trucco,
mi spruzzo il profumo,
curo dizione e portamento,
strisciando elegante
con vero tormento;
non sono neanche un po’ velenosa,
eppure nessuno mi vuole,
mi sposa…-
E sospirando con malinconia
si arrotolava
infelice e restia.

Illanguidiva portando pazienza
ma aveva perso ormai ogni baldanza
quando la sera del sette di Maggio
fece per caso di lì il suo passaggio
un dignitoso ma triste frustone
preoccupato per la sua dimensione:
– non riesco a perdere neanche un etto,
sono goloso,
è forse un difetto?
Nessuna mi guarda,
non son preda ambita,
devo calare sto’ giro vita…-

Ero presente
lo posso giurare
bastò uno sguardo
e fu Vero Amore.
Lui riconobbe ciò che lei era,
una biscia dolce,
molto sincera.
Lei sotto il grasso
del mite frustone
intuì il cuore nobile
di un prode leone.

Il Dieci di Agosto
si sono sposati,
ero testimone, li ho anche filmati…

Le stelle danzavano
nel cielo fatato
il sogno d’amore
adesso
è avverato.

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