Perché alcuni animali vanno in letargo?
Quando arriva il freddo in tanti vorremmo andare in letargo come alcuni animali.
In tante giornate sarebbe bello restare sotto le coperte per risvegliarsi in primavera, al sopraggiungere dei primi tiepidi raggi di sole.
Cos’è il letargo?
Avete presente lo “stand by”, la modalità tipica degli elettrodomestici che li mantiene spenti ma attivi e consente di risparmiare energia? Ecco il letargo degli animali può essere considerato una sorta di risparmio energetico che con l’arrivo dell’inverno permette a tante specie di sopravvivere, in carenza di cibo e risorse.
Gli animali che vanno in letargo infatti rallentano e riducono tutte le loro attività.
Si avvia un lungo periodo di sonno caratterizzato da respirazione lenta, battito cardiaco decelerato…
In questo modo specie come la marmotta, il riccio, la lumaca riescono a sopravvivere anche senza fare assolutamente nulla!
E ora leggiamo insieme alcune filastrocche dedicate proprio ai nostri amici animali che vanno in letargo.
Ciccio Riccio va in letargo
Filastrocca della maestra Lory (13 ottobre 2010).
Lunedi raccoglie una pera
Martedi gioca con l’ altalena
Mercoledi nella mela rossa trova un bruchetto
Giovedi si nasconde sotto il funghetto
Venerdi gioca con la zucca nel dondolino
Sabato raccoglie frutti e foglie con il topolino
La Domenica è arrivata; tutto è perfetto,
Ciccio va a dormire nel calduccio letto.
Il risveglio della marmotta
Autore anonimo
“Toc toc toc, in piedi marmotta
di alzarti è più che ora
non sai ancora stupidotta
che oggi arriva primavera?”.
“Chi osa bussare al mio uscio
e disturbare il mio letargo?
Ma ora che ci penso bene
è meglio che io esca al sole”.
“Sono la donnola amica
senti fischiare il gaio merlo?
Alzati e lavati la faccia
poi vieni con noi a giocare”.
“Ah, bondì, che tempo splendido!
Ma già gli alberi sono in fiore
ed è uno spettacolo magico
grazie per avermi chiamata!”.
La chiocciolina
Filastrocca di Amelia (30 ottobre 2004).
Una stanca chiocciolina
stava scavando una mattina
una buca nel giardino.
“Cosa fai?” chiede un bambino
“Vo’ in letargo, bimbo caro,
e la tana mi preparo,
mi ritiro nel mio guscio
poi lo chiudo come un uscio.
M’addormento e torno fuori
quando sbocceranno i fiori”.
Filastrocca dell’inverno
Autore: Giuseppe Bordi
Filastrocca dell’inverno
scritta a penna sul quaderno,
quando comincia la pioggerella
è già in letargo la coccinella.
La pioggerella diventa nevischio
e il pettirosso smette il suo fischio,
quando il nevischio diventa neve
la nostra giornata si fa breve.
Arriva la sera di calde minestre
e appanna i vetri delle finestre,
dormiamo sotto coperte di lana
e ogni animale nella sua tana.
E se la neve diventa ghiaccio
stringiamoci tutti in un abbraccio.