Raccontami una fiaba: La Sfinge di Tebe

Sfinge di Tebe

Anche quest’anno, con il ritorno a scuola, ricominciamo a proporvi anche le fiabe di Filastrocche.it. E partiamo con il mito de La sfinge di Tebe, particolarmente affascinante sia per gli studenti sia per i genitori e gli insegnanti. Chi riuscirà a risolvere il suo enigma?

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Un po’ di storia

La Sfinge di Tebe era, nella mitologia greca, un terribile mostro dalle ali di aquila, il volto e il petto di donna e il corpo simile a quello di un feroce leone.

Così feroce che si appostava notte e giorno sul monte Citerone in attesa dei viaggiatori: appena ne vedeva uno, lo fermava e gli proponeva un enigma, “l’enigma della Sfinge”, appunto. Tutti quelli che non sapevano risolverlo, venivano immediatamente divorati.

Finché il re di Tebe Creonte non decide di concedere la mano della principessa Giocasta e offrire il trono di Tebe a colui che avesse liberato il paese dall’incubo della Sfinge…Sarà Edipo a capire che la risposta all’indovinello – che tuttora i ragazzini si fanno l’un l’altro a scuola – su “quale sia l’animale che il mattino cammina su quattro piedi, a mezzodì su due e la sera su tre?” è “l’uomo“.

Una favola, tanti significati

La Sfinge si trova in Egitto, nella piana di Giza, accanto alle famose piramidi. L’enorme statua del leone dal volto umano era simbolo del potere del faraone.

Proprio dall’Oriente la figura della Sfinge arriva nella mitologia dei Greci. Il mito ne fa la figlia di Ortro, cane mostruoso con molte teste – fratello di Cerbero – e della Chimera, creatura con testa di leone, corpo di capra e coda di serpente.

Su una rupe presso Tebe lei, appunto, interroga i viandanti ponendo loro un enigma da risolvere. Per i Greci simboleggia il mistero della vita a cui l’uomo non può dare risposte, nonché il fascino del potere, pericoloso se non accompagnato da modestia e giustizia.

Qualche aneddoto

Legata alla Sfinge è la terribile storia di Edipo: allevato senza saperlo da genitori adottivi, viene a sapere da un oracolo che dovrà uccidere il padre e sposare la madre. Sconvolto, si mette in viaggio per Tebe e per un futile motivo uccide il re della città, senza saperlo.

Tebe decide di affidare il trono a chi risolverà l’enigma della Sfinge, che terrorizza appunto la regione. Edipo riesce sì a dare una risposta all’enigma e a diventare re, ma in seguto a una tremenda pestilenza, scopre dall’oracolo di aver ucciso il re che era suo vero padre e di aver sposato la madre.

La Sfinge aveva messo alla prova l’uomo, che, secondo i saggi antichi Greci, non può confidare sulle sue sole forze e oltrepassare i limiti impostigli dalla sorte.

Cosa c’è da imparare

La fiaba insegna che non bisogna mai arrendersi davanti alle difficoltà e impegnarsi per superare anche gli ostacoli più difficili. Ma… senza superbia!

 

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