Raccontami una fiaba: Il principe Verdeprato
Leggete Il Principe Verdeprato, una bella storia d’amore dalla cornice primaverile, scritta da un autore italiano del 1600!
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Un po’ di storia
Il Principe Verdeprato e Nella, una ragazza bella, elegante e allegra, s’innamorano, ma la madre di lui non vede di buon occhio questo rapporto.
Il principe però è talmente innamorato che per poterla vedere di nascosto crea un cunicolo di cristallo che va dal suo palazzo reale fin sotto il letto di Nella.
Poi le dà della polvere magica: ogni volta che vorrà vederlo, le basterà spargere un pizzico di polvere…subito si aprirà il cunicolo e lui arriverà.
Ma le sorelle di lei sono invidiose e rompono questo tunnel, ferendo il principe…che potrà guarire solo con un po’ di grasso di orco. Nella lo troverà, curerà le sue ferite, i due si sposeranno e vivranno per sempre felici e contenti.
Una favola, tanti significati
Questa favola è stata scritta nel XVII secolo da Giambattista Basile, che venne definito dal critico Benedetto Croce il “Boccaccio napoletano”.
Il suo volume “Cunto de li Cunti” (Il racconto dei racconti) o “Pentamerone” è considerato il più antico fra tutti i libri di fiabe popolari. Anzi, si ritiene che l’autore sia stato il primo in Italia a utilizzare la fiaba come forma di espressione popolare.
Il libro raccoglie fiabe note, oltre a quella del principe Verdeprato, come La gatta Cenerentola o I mesi, che trovate nell’app iFiabe, da cui è tratta anche la versione della fiaba che leggete qui.
Qualche aneddoto
Sembra che Basile sia stato uno degli ispiratori delle fiabe dei fratelli tedeschi Grimm, dopo ovviamente Esopo e Fedro…, e di Perrault, anche per titoli molto famosi come Cenerentola o Il gatto con gli stivali.
L’opera si chiama anche Pentamerone perché è costituita da 50 fiabe raccontate in cinque giorni, seguendo il modello del Decamerone di Boccaccio.
Anche se il sottotitolo de Lo cunto de li cunti era “lo trattenemiento de peccerille” (intrattenimento dei bambini), l’autore lo aveva destinato ad un pubblico di adulti per la complessità dei temi trattati.
Naturalmente i testi sono stati tradotti in italiano corrente, poiché gli originali sono stati redatti in antico dialetto napoletano.
Cosa c’è da imparare
La fiaba insegna che l’amore aiuta a superare ogni ostacolo e a guarire tutte le ferite (persino con un unguento da orco…)
Vi ricordiamo infine che Filastrocche.it ha creato un’applicazione, iFiabe, grazie alla quale potrete leggere ogni giorno un racconto direttamente dal vostro Iphone o smartphone Android.
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