Dal momento che si avvicina san Valentino, vi proponiamo una delle fiabe più celebri in cui una ragazza sfortunata trova l’amore grazie a un principe dal cuore buono e valoroso: famosissima, ecco La bella addormentata nel bosco.

Un po’ di storia

C’erano una volta un re e una regina che desideravano tanto avere un erede e finalmente ebbero una bambina, che chiamarono Aurora. Organizzarono una grande festa e invitarono tutti i sovrani delle terre confinanti e tutte le fate dei regni, eccetto la Fata della Montagna, così anziana che nessuno si ricordava più di lei. Ma la fata arrivò e, offesa, preannunciò che all’età di sedici anni la ragazzina si sarebbe punta con un fuso e sarebbe morta…

Per fortuna un’altra fata aggiunse un altro incantesimo: “se si pungerà cadrà in un sonno di cento anni, da cui sarà svegliata dal bacio del vero amore”. Il re allora fece distruggere tutti i fusi, ma all’età pronosticata Aurora si punse ugualmente e cadde in un sonno profondo e tutto intorno a lei fu circondato da rovi e spine.

Trascorsi cento anni, un giorno passò lì vicino il principe di un paese confinante, rimase incuriosito e riuscì a penetrare nella foresta. Trovò la principessa addormentata: era così bella che non poté fare a meno di baciarla. Aurora si svegliò, ringraziò il suo salvatore e i due giovani si sposarono e vissero felici e contenti.

Una fiaba, tanti significati

La bella addormentata nel bosco, o semplicemente La bella addormentata, è una fiaba tradizionale famosa in tutta Europa. Viene ricordata soprattutto nella versione di Charles Perrault (pubblicata ne I racconti di mamma oca, 1697) e attraverso il celebre adattamento cinematografico a cartoni animati di Walt Disney, del 1959.

Esiste però anche una versione dei Frateli Grimm in cui la principessa è invece chiamata Rosaspina, proprio per i rovi in cui è avvolta. Un’ultima versione è quella raccontata nel film Maleficent, con Angelina Jolie, in cui la storia è più incentrata sulla fata Malefica, sul suo passato e sui motivi che l’hanno spinta a fare il sortilegio alla principessa.

Qualche aneddoto

Sembra che tra le versioni più antiche della storia che narra di una principessa addormentata (tra cui ricordiamo anche Biancaneve, ovviamente) ci sia un racconto indiano in cui Surya rimane adormentata a causa di un’unghia di un orco (ma la fiaba indiana non finisce con le nozze tra la bella e il suo salvatore) e la vicenda di Brunilde (e del suo amore intricato con Sigfrido),valchiria della saga germanica La canzone dei Nibelunghi (risalente al tredicesimo secolo) che giace addormentata in un castello protetto da una barriera di fuoco.

Cosa c’è da imparare

La morale della fiaba è duplice: intanto insegna a essere buoni con tutti e a non inimicarsi nessuno, altrimenti potrebbero accadere grossi guai! Inoltre spiega che anche i fatti più brutti possono trasformarsi in occasioni buone: c’è sempre uno spiraglio di felicità dietro l’angolo.

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