Approfittando del fatto che l’autunno, almeno nel Sud Italia, stenta a partire, godiamo ancora di una favola che parla di mare, spiaggia e di bambini che giocano, anche se bisogna fare attenzione al mare mosso: La sirena delle isole Eolie.

Un po’ di storia

Una sirena che viveva nel mare delle isole Eolie un giorno sentì un grande movimento: era il vecchio vulcano di Stromboli che la stava cercando e che le disse che aveva notato una barchetta in difficoltà con dentro quattro bambini che non riuscivano a tornare a terra.

La sirena nuotò velocemente contro il mare che si stava infuriando e raggiunse i quattro poveri bimbi in lacrime, salvandoli e soprattutto avvisandoli che quando il mare diventa mosso è sempre meglio giocare in riva. Li fece sedere sulla sua lunga coda d’argento e li portò in salvo.

Il vecchio Stromboli  richiamò la sirena e per questo gesto nobile le regalò l’immortalità e il ricordo perenne da parte degli uomini.

E infatti oggi se si naviga nel mare meraviglioso delle isole Eolie, in quelle terre dove soffia un gran vento, vicino a Stromboli c’è un grande scoglio a forma di sirena, colore d’argento: è la Sirena delle Isole Eolie.

Una fiaba, tanti significati

Lo Scoglio delle Sirene esiste veramente: è un’isola italiana appartenente all’arcipelago delle isole Eolie, in Sicilia. Dal punto di vista amministrativo appartiene a Lipari, comune della provincia di Messina, e si trova all’imboccatura del Porto di Ponente, nell’isola di Vulcano.

La sirena nelle fiabe è un personaggio famosissimo. La prima, resa ancora più famosa dal film disneyano, è La Sirenetta di Hans Christian Andersen, a cui  è dedicata persino una statua nel porto di Copenhagen, in Danimarca, patria dell’autore.

Qualche aneddoto

Attivo da sempre, il vulcano Stromboli viene chiamato “Iddu“, “lui”, dagli abitanti dell’isola. Era conosciuto nell’antichità anche come “Faro del Tirreno”. Il fuoco delle sue piccole eruzioni costanti (i vulcanologi definiscono questo fenomeno proprio con il nome di “attività stromboliana”) – non rappresenta una minaccia per l’isola. Piuttosto gli esperti entrano in allame quando Iddu tace, perché a quel punto può significare che la ripresa dell’attività eruttiva avvenga con esplosioni molto più forti.

Cosa c’è da imparare

La morale della fiaba è duplice: se si fa del bene si riceve sempre qualcosa di grande in cambio. Ma bisogna sempre stare attenti ai pericoli!

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