Raccontami una fiaba: L’asinello

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Ecco una bella fiaba adatta alla primavera che insegna a non considerare l’aspetto delle persone, ma le loro virtù: L’asinello, dei Fratelli Grimm, che ricorda in parte Pelle d’Asino resa nota da Charles Perrault.

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Un po’ di storia

C’erano una volta un re e una regina, che erano ricchi ma senza figli. Finalmente un giorno nacque un figlio, che però era un asinello e non un bimbo! La madre non lo accettò ma il padre sì. Così l’asinello fu allevato, diventò grande, allegro e con una grande predisposizione per la musica, finché non divenne suonatore di liuto.

Un giorno, mentre andava a spasso, l’asinello si vide riflesso ad una fonte e ne rimase avvilito, andandosene in giro per il mondo con un compagno fedele. Arrivato presso un regno di un vecchio re, si mise a suonare il liuto così bene che egli non solo gli concesse udienza, ma persino la mano di sua figlia, una principessa bellissima.

Quando, la sera del matrimonio, gli sposi furono condotti nella loro cameretta, l’asinello gettò via all’improvviso la sua pelle d’asino, e apparve come un bel giovane di sangue reale. E quando il re lo scoprì, gli diede persino la metà del suo regno e tutto intero alla sua morte. Anzi, il giovane ereditò anche il regno di suo padre.

Una fiaba, tanti significati

A differenza di Pelle d’Asino, qui è il principe che si rivela sotto brutte spoglie. In Pelle d’asino invece è una principessa che sfugge dal suo destino rivestita solo di tale mantello.

Tra le storie dei Fratelli Grimm, l’asino è spesso presente. Ad esempio nei Musicanti di Brema o ne Il tavolino magico, l’asino d’oro e il randello castigamatti.

Qualche aneddoto

L’asino è una figura di animale che ricorre spesso in generale nelle fiabe: ciò è spiegato dal fatto che l’asino e l’uomo hanno lavorato assieme per molto tempo. L’asino ha accompagnato l’uomo per 2000 anni prima che il cavallo venisse addomesticato!

Famoso è l’asino di Buridano (Fedro) che, indeciso fra fieno ed acqua posti alla stessa distanza dalla sua bocca, muore di fame e di sete senza riuscire a prendere una decisione…

Non è una sempre una figura sciocca, nelle fiabe, anzi spesso è furbo, come nei Musicanti di Brema. Celeberrimo è comunque l’Asino d’Oro di Apuleio, libro in cui si narra la storia di Lucio e della sua metamorfosi in un asino a seguito di un esperimento non andato a buon fine. Nell’attesa di riassumere le sembianze umane, l’asino vivrà mille peripezie, mantenendo però raziocinio umano.

Cosa c’è da imparare

Questa fiaba insegna che l’aspetto non conta: si può essere belli e virtuosi malgrado l’aspetto esteriore. E non è detto che ci renda felici ottenere le cose secondo l’immagine che ci siamo fatti di come dovrebbe o non dovrebbe essere qualcosa (o qualcuno).

 

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