La #Secondlife delle pile, un’illuminazione
Non so da voi, ma a casa mia le pile scariche (o presunte tali) sbucano fuori da ogni cassetto, fanno capolino dagli scatolini imboscati, giacciono dimenticate in qualche sacchetto, in attesa di essere buttate negli appositi contenitori. Almeno questo accadeva fino a sabato scorso, quando con i miei bambini sono stata illuminata sulla “seconda vita” delle pile, durante un interessante incontro con #duracell insieme ad altre blogger e i loro figli. Una mattinata allegra per parlare di ambiente, riciclaggio e risparmio energetico in modo leggero, ma istruttivo.
Lezione numero 1: Sei sicuro che le pile che stai buttando siano veramente scariche? Eh sì perché io facevo tristemente parte di quel terzo degli italiani che non calcolava affatto l’energia residua di una pila apparentemente scarica. Una volta che la pila cominciava a dare segnali di esaurimento, la mettevo da parte in attesa di dargli degna sepoltura. Confesso di non aver mai pensato di utilizzarla su un altro dispositivo, per me era morta e basta. Ma è bastato un semplicissimo laboratorio per bambini, tra pennarelli, circuiti, colla e colori ad aprirci un mondo: le batterie scariche tolte dallo spazzolino elettrico del bagno, facevano funzionare e suonare la sveglia a meraviglia! I dispositivi casalinghi non assorbono tutti la stessa quantità di energia (elementare mamma!) eppure io non mi ero mai soffermata a riflettere sul tema. Alcuni giocattoli, ad esempio, hanno bisogno di massima carica per tutte le loro funzioni e così le macchine fotografiche, mentre altri oggetti come telecomandi e orologi assorbono molta meno energia. Peccato che in molti se ne dimentichino quando si ritrovano con le batterie a terra, tanto che mediamente le pile vengono buttate quando al loro interno hanno ancora disponibile il 41% della loro energia iniziale (Dalla ricerca “Gli italiani e le pile” condotta online da Human Highway per Duracell)
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Considerato che mediamente in Italia si generano quasi 450.000.000 di rifiuti di pile all’anno, l’energia residua nel totale delle pile intercettate equivale a circa 1.800.000 kWh: quanto serve per mantenere in funzione 20.000 automobili di potenza media (88kWh/120CV) per un’ora!
Ora sono certa che ci penseranno i miei pargoli a fare i paladini del risparmio energetico casalingo. “Ogni cosa che funziona con le pile può anche non avere le pile tutte cariche”, afferma sicuro mio figlio seienne, il secchione di casa.
Quello del test di energia, che a noi adulti indaffarati può sembrare una perdita di tempo, per i bambini diventa invece un gioco divertente, una specie di caccia al tesoro per scovare in casa il nuovo dispositivo da far funzionare. Infatti la sorellina minore è passata immediatamente dalla teoria alla pratica, resuscitando delle vecchie pile nella sua cassa del supermercato giocattolo. “Visto mamma, che le pile non si buttano via anche quando sembrano scariche”, mi bacchetta con fierezza.
Lezione numero 2: Dopo la “seconda vita” le pile passano a una “nuova vita”, una sorta di rinascita che comincia proprio nei centri di raccolta, perché di ogni pila è possibile riciclare almeno il 60% dei materiali che la compongono, rimettendola nel ciclo produttivo. Ecco perché è molto importante smaltirle sempre correttamente. C’è ancora molta strada da fare, come dimostra uno studio della European Recycling Platform (ERP), che ha rilevato come solo il 25% delle pile immesse nel mercato vengano eliminate in modo consono. A scoraggiare le persone pare sia il fatto che i raccoglitori sono ubicati in zone scomode. Il suggerimento di #duracell è quello di procurarsi una scatolina da lasciare in un posto fisso della casa e -una volta riempito tutto- di andare nel più vicino punto di raccolta a svuotarlo. Se coinvolgerete i vostri figli nella costruzione e personalizzazione del contenitore porta-pile, l’operazione sarà un sicuro successo. Durante l’evento #duracell ci è stata regalata una scatolina di cartone con una fessura da costruire e appena tornati a casa il gioco è stato riempirlo con tutte le batterie morte seminate per la casa!